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L’omicidio di Ylenia: confermati 18 anni in appello all’ex amica

La vittima (nella foto) fu uccisa con una coltellata in via della Concordia a Catania al culmine di una lite

Di Redazione |

Sentenza confermata. La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha accolto la richiesta del pg Andrea Ursino e ha confermato la condanna a 18 anni che era stata già comminata in primo grado a Daniela Agata Nicotra, accusata dell’omicidio di Ylenia Bonavera al culmine di una lite avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 2020 in via della Concordia. La vittima e l’imputata erano legate da un rapporto sentimentale, diventato conflittuale da tempo. I familiari della giovane messinese sono stati rappresentati dal legale Vittoria Santoro.

L’udienza di oggi

Nell’udienza di oggi, prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio, si è svolta la discussione del difensore l’avvocato Giuseppe Lipera che ha chiesto al collegio l’assoluzione di Nicotra con il riconoscimento della legittima difesa. Il difensore, in subordine, ha chiesto l’eccesso colposo di legittima difesa. Ma in ultima analisi l’avvocato ha evidenziato che, vista la dinamica una sola coltellata data alla spalla, si tratta comunque di un omicidio sicuramente non volontario ma preterintezionale. Elementi che sicuramente saranno ribaditi nel ricorso per Cassazione, già annunciato dall’avvocato.

Il filmato dell’accoltellamento

Le fasi dell’accoltellamento sono finite nella memoria del cellulare di un passante che quella notte registrò tutto. Quel video il sostituto procuratore Ursino lo scorso 4 ottobre lo ha fatto vedere ai giudici togati e popolari. Ylenia non appena vide la sua spalla grondare sangue assieme a un’amica corse in macchina al Pronto Soccorso del Garibaldi-Centro. Qualche ora dopo morì.

Aggiornamento 25.10.2023. Riceviamo e pubblichiamo nota dell’avvocato Giuseppe Lipera, nella veste di difensore di Nicotra.

A rettifica di quanto divulgato da diversi organi di stampa, qual difensore di Nicotra Daniela Agata ritengo opportuno chiarire alcuni punti salienti relativi al procedimento penale a carico della medesima, 36enne catanese, incensurata. In data 23 ottobre 2023 si è svolta, dinanzi la Corte d’Assise d’Appello di Catania, l’arringa in difesa dell’imputata. La Corte etnea, purtroppo, ha confermato la condanna a 18 anni per la Nicotra, accusata di omicidio volontario per aver ucciso Ylenia Bonavera. Tuttavia, occorre precisare che tra la Bonavera e la Nicotra non vi era alcuna relazione sentimentale, ma soltanto un forte legame di amicizia e sarebbe stato da escludere l’aggravante della relazione sentimentale. Per ciò che attiene la dinamica dei fatti, è doveroso segnalare che è stata proprio la Bonavera a dare inizio alla lite, cui purtroppo ha fatto seguito il triste evento. Infatti, Ylenia Bonavera aveva strappato una ciocca di capelli e aveva ferito all’occhio l’odierna imputata. La Nicotra, accecata in un occhio, ricoperto di sangue e dolorante, in quel concitato momento ha reagito d’impulso, andando a recuperare un coltello da cucina che aveva in macchina e accoltellando l’amica alla spalla destra. L’intenzione della Nicotra non era certamente quella di cagionare la morte dell’amica, atteso che l’ha colpita soltanto alla spalla e con unico colpo di coltello. Durante l’arringa si è insistito invano allo stato sulla legittima difesa, in subordine sull’eccesso colposo di legittima difesa e in estremo subordine sull’omicidio preterintenzionale. Secondo le previsioni, la Corte d’Assise d’Appello depositerà le motivazioni della sentenza entro il 7 novembre 2023 e a quel punto tempestivamente la difesa proporrà ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA