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“La Spigolatrice di Sapri” che ha fatto infuriare le donne del Pd: «Quella statua è sessista»

Nel Salernitano un monumento che rappresenta la celebre poesia anti borbonica di Mercantini. Una figura femminile rappresentata con abiti succinti

Di Redazione |

Approdano anche in Sicilia le polemiche che sta suscitando la statua dedicata alla celebre poesia anti borbonica di Mercantini la Spigolatrice di Sapri. Sono state le Donne Democratiche del Pd di Palermo a rilanciare le accuse di sessismo ad una statua che appare, per così dire, piuttosto procace. “Ancora una volta – si legge in un documento – ci viene chiesto di subire l'umiliazione di vederci rappresentate in forma di corpo sessualizzato, privo d'anima e di legame con le questioni sociali e politiche a fronte di una storia che è tutt'altra: la figura della Spigolatrice di Sapri, ideata e poetizzata da Mercantini viene proprio a Sapri ridotta a uno stereotipo che nulla ci racconta della rivoluzione antiborbonica e che nulla ci racconta dell'autodeterminazione di una donna che sceglie di non andare a lavoro per schierarsi contro l'oppressore”.

E sul banco degli imputati finisce anche l’ex premier Giuseppe presente all’inaugurazione.

“Restiamo esterrefatte nel vedere come la donna sia percepita solo come un corpo iper sessualizzato e da sessualizzare in una forma che è il frutto della visione maschilista e ottusa contro la quale tutte e tutti dovremmo lottare e che ci restituisce una figura che avrebbe invece dovuto e potuto porre fine alla marginalizzazione delle donne nella storia e nello spazio pubblico e raccontare invece come siamo state e come siamo presenti”.

Ed è per questo che le Donne del Pd di Palermo hanno chiesto di abbattere la statua: “Srntiamo il bisogno di schierarci in modo netto e categorico per l'abbattimento di questa statua diseducativa e fuorviante che banalizza le donne e vanifica ogni comizio in favore della parità di genere urlato dalle poltrone politiche di ogni istituzione”.

LE FIRMATARIE. Ecco le firmatarie del documento: Eugenia Nicolosi, Cleo Li Calzi, Maria Pia Natoli, Onorina Antonina Agnello, Lucia Bonaffino, Adriana Palmeri, Maria Francesca De Vincenzi, Francesca Cicero, Rosalba Bellomare, Milena Gentile Responsabile del Dipartimento pari opportunità e politiche di genere del Pd Sicilia, Aurora Ferreri Responsabile Diritti e politiche di genere Pd Palermo, Michela Cicero, Vincenzo Capuana, Martino Spallino, Salvatore Miccianza, Francesca Cicero, Patrizia Miceli, Tersa Piccione, Monica Cirinnà, Silvia Costa, Conferenza Democratiche Emilia Romagna, Conferenza Democratiche Calabria, Conferenza Democratiche Umbria, Conferenza Democratiche Ravenna, Conferenza Democratiche Veneto e tutte le Conferenze Provinciali, Conferenza Democratiche Piemonte, Laura Onofri Noi Rete Donne, Chiara Pavan, Conferenza Democratiche Vicenza, Conferenza Democratiche Brescia, Rita Barbera, Cristina Gabriele, Luciana Cusumano, Rosalba Stadarelli, Daniela Guagliumi, Conferenza Democratiche Rovigo, Diana De Marchi Conferenza Democratiche Milano, Conferenza Democratiche Lombardia, Armida Filippelli, Barbara Fornasari, Fiorella Monsellato; Anna Barzon, Elvira Andreella, Patrizia Masiero Conferenza Democratiche Padova, Lucia Bongarzone.

LA SCHEDA. Secondo i detrattori, si tratta di una versione sessista della lavoratrice dei campi, addetta alla spigolatura, al centro della poesia Luigi Mercantini dedicata al fallito tentativo di insurrezione anti borbonica nel Cilento. In particolare, si evidenzia l’abito succinto e trasparente che lascia intravedere le forme della 'Spigolatricè. La statua in bronzo è stata realizzata dallo scultore Emanuele Stifano. «Se fosse stato per me – scrive su Fb – avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, semplicemente perchè sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque che sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA