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Esplosione Ravanusa, onda d’urto di 100 metri e 7 palazzine crollate. La superstite: «Così è venuto giù tutto»

La deflagrazione causata da una fuga di gas nel sottosuolo

Di Redazione |

Proseguono, a Ravanusa, le ricerche dei dispersi nel crollo di almeno 7 palazzine, distrutte da una forte esplosione causata da una fuga di gas. Nella notte sono state estratte vive dalle macerie Giuseppa Montana e Rosa Carmina, mentre un uomo non ancora identificato è stato trovato morto. Facevano parte tutti e tre dello stesso nucleo familiare. Restano disperse altre 8 persone, sei della medesima famiglia delle due donne sopravvissute, e che abitavano in piani diversi nella loro stessa palazzina, due che vivevano in un altro edificio. 

L’onda d’urto che ha devastato le 7 palazzine a Ravanusa «è stata di almeno cento metri» secondo il capo della Protezione civile della Sicilia Salvo Cocina che ieri sera si è recato subito sul luogo del disastro. 

«E' improvvisamente andata via la luce, poi sono venuti giù il tetto e il pavimento». E’ il drammatico racconto di Rosa Carmina, una delle due superstiti del crollo di Ravanusa. La donna, 80 anni, estratta viva dalle macerie, è stata intervistata da Repubblica nell’ospedale di Licata dove è stata portata dopo essere stata estratta dalle macerie della sua casa. Carmina ha raccontato le voci dei vigili del fuoco mentre era sepolta dai sassi e di aver urlato fino a farsi trovare. Ha sentito anche la cognata, che abitava al piano di sopra, invocare aiuto. Anche lei si è salvata ed è stata recuperata poco dopo, mentre un familiare è morto e 8 persone sono ancora disperse. La palazzina è crollata a seguito di una esplosione dovuta a una fuga di gas dalla condotta. «Non ho sentito alcun odore di gas nei giorni scorsi», ha precisato la donna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA