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Il rapimento era una montatura, Elena uccisa dalla madre: la donna fa ritrovare il corpo e confessa

Di Redazione |

Non un rapimento, ma un figlicidio. La piccola Elena Del Pozzo, 5 anni il prossimo luglio sarebbe stata uccisa dalla madre Martina Patti, la donna che ieri aveva denunciato lo strano rapimento della figlia ad opera di un commando di uomini armati e mascherati.

Un fatto inquietante ma che sin da subito aveva destato alcune perplessità per l'ora, il luogo e per l'assenza di testimoni  La donna sarebbe crollata questa mattina e avrebbe indicato agli investigatori il luogo in cui si è disfatta del corpo, una campagna nei pressi dell'abitazione di via Euclide 55 a Mascalucia.

Sul sequestro di ieri di Elena, le indagini dei carabinieri e della Procura di Catania hanno puntato sia sul rapimento che sulla denuncia della madre che è apparsa «poco credibile» nella ricostruzione fornita. Alcune "anomalie" sono emerse subito agli investigatori. La dinamica del sequestro nel racconto della donna: tre uomini incappucciati e uno armato di pistola. Nessun testimone, oltre lei,  dell’episodio. Non chiama subito aiuto sul posto, telefonando al 112, ma prima va a casa e poi con i familiari dai carabinieri a presentare la denuncia. Anomalie che hanno portato carabinieri e Procura a pressioni sulla donna che ha rivelato dove trovare il corpo della figlia. La mamma di Elena sta per essere nuovamente interrogata dalla Procura sulla vicenda. 

Nell’interrogatorio della notte scorsa «la madre era stata lungamente sentita» e durante un «lungo interrogatorio le erano state contestate varie incongruenze», ha detto  il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, sulla posizione della mamma di Elena. «Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere – aggiunge il procuratore – e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie». 

 

 
 

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