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Omicidio Loris, l’abbraccio di Davide Stival all’investigatore e amico Nino Ciavola

Di Redazione |

RAGUSA – Le associazioni, gli psicologi, i medici legali, gli avvocati e tutti coloro che in qualche modo hanno avuto a che fare con la squadra Volanti prima e con la squadra Mobile successivamente, negli otto anni di permanenza a Ragusa del vice questore aggiunto Antonino Ciavola, (famoso soprattutto per essere stato l’investigatore del caso Loris e quello che ha raccolto le testimonianze della madre assassina Veronica Panarello) che ieri mattina ha salutato ufficialmente la cittadinanza attraverso la stampa. Tutti sono stati presenti in una stracolma sala Filippo Raciti della Questura di Ragusa. Insieme all’ormai ex capo della Mobile, trasferito ad Enna (al suo posto arriverà Luigi Bianco, attuale vice dirigente della squadra Mobile di Verona), il questore di Ragusa Giusy Agnello.

«Tutte queste presenze – ha detto la dott.ssa Agnello – dimostrano l’affetto nei confronti di Ciavola. A volte si dice che per fortuna i dirigenti cambiano, ci sono casi in cui non si vorrebbe, ma è giusto così, perché Nino Ciavola ha dato tanto, ed è giusto che l’amministrazione gli dia la possibilità di cambiare e di portare la sua professionalità anche altrove».

E Nino Ciavola è parso visibilmente emozionato: “E’ difficile trovare uno spessore umano come questo. Sono reduce da un pranzo durato 5-6 ore con i miei collaboratori ed è stata veramente dura perché lasciare un gruppo di persone così è difficile. Siete tanti perché era dovuto, perché tutte le persone qui dentro mi hanno dato veramente tanto. La stampa? So di avere sbagliato in alcune occasioni, a volte sono stato troppo duro. Me ne scuso e colgo l’occasione per ringraziarvi».

Ciavola ha lasciato la cittadinanza con una lettera. “Molti anni prima di raggiungere questa terra, da catanese, leggevo un articolo di stampa che recitava così: “Ragusa, un’isola nell’isola”. Non ero mai riuscito ad afferrare il significato di quel titolo, oggi quelle parole sono parte di me. È proprio vero, siete (forse oggi mi sento di dire siamo) un’isola meravigliosa in una altrettanto meravigliosa Sicilia, terra difficile ma ricca di bella gente e tante tante brave persone. Grazie a questa nuova opportunità che mi è stata data ho la fortuna di poter continuare a servire la mia terra, questa volta ad Enna, ma farò tesoro di quanto imparato negli iblei”.

“Ho dato tutto me stesso – continua – come servitore dello Stato, grazie alla Polizia di Stato che mi ha offerto questa possibilità. Ho avuto l’onore e l’onere di essere a capo di una Squadra eccezionale che ha avuto un solo obiettivo, adempiere ai loro compiti a servizio della gente. Abbiamo affrontato insieme ai cittadini pagine buie e tristi di una provincia sconvolta da eventi incomprensibili eppure, grazie al senso del dovere di donne e uomini della Polizia di Stato, siamo riusciti a portare a termine il nostro lavoro. Non avrei mai pensato, quando sono arrivato qui 8 anni fa, di restarci tutto questo tempo ed invece questa terra, questa meravigliosa provincia, mi ha accolto in modo straordinario e mi ha fatto sentire parte di una comunità laboriosa ed onesta che ha avuto bisogno di tutto il nostro impegno, di tutta la nostra dedizione al lavoro. Potrei non smettere mai di scrivere per descrivere la bellezza di questa terra, della vostra gente, ma mi congedo da voi con un sincero grazie alla provincia iblea ed a tutti i suoi onesti cittadini”.

 A prendere parte al saluto di commiato di ieri mattina, anche Davide Stival, il padre di Loris. Al centro del fatto di cronaca che più di tutti ha segnato questi ultimi anni in tutta la provincia di Ragusa e non solo. Davide ha preso la parola subito dopo il discorso dell’ormai ex capo della Mobile per consegnare una targa al poliziotto diventato nel tempo anche e soprattutto un amico. «Come possiamo tutti confermare – ha detto Davide Stival – oltre questa divisa c’è un grande cuore». Ciavola ha voluto rimarcare come Davide sia stato “un esempio per tutti e forse anche lui ha influito sulle mie scelte di rimanere vicino: la parte più importante di me resta qui”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA