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Operazione Mafia Bet, a Trapani atri due arrestati: aiutarono il “re delle scommesse”

Di Redazione |

TRAPANI – I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani e della Compagnia di Mazara, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica -DDA- di Palermo, altri due indagati nell’ambito dell’operazione Mafia Bet che il 22 febbraio scorso ha condotto al fermo di indiziato di delitto di Calogero Jonn Luppino, Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto. Si tratta di Giacomo Barbera e di Paolo De Santo, entrambi di Campobello. Le ulteriori indagini dei Carabinieri, coordinati dal Procuratore Aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Francesca Dessì “hanno permesso di accertare che i due arrestati avevano aiutato Luppino ad eludere le indagini dei Carabinieri”.

Barbera già condannato definitivamente per il tentato omicidio del capo famiglia di Campobello di Mazara, Nuncio Spezia, su ordine dell’anziano capo mafia Natale Ala, quest’ultimo assassinato nel 1990, era uomo a disposizione della consorteria mafiosa di Campobello di Mazara. Egli in particolare, su incarico di Luppino provvedeva ad una ”bonifica” degli uffici di Luppino alla ricerca di microspie. La sua disponibilità era stata retribuita attraverso la dazione di una consistente somma di denaro, date le difficoltà economiche in cui versava e che erano state rappresentate a Luppino dallo zio Salvatore Giorgi.

Luppino “anche in quell’occasione dimostrava di saper creare intorno a sè una cerchia di sodali, pronti a soddisfare ogni sua richiesta, coma appunto Barbera che, secondo lo stesso Luppino era “a disposizione di qualsiasi cosa”, dicono gli inquirenti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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