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Draghi, crescita forte, inflazione risalirà

Di Redazione |

ROMA – Il quantitative easing continuerà al ritmo ridotto di 30 miliardi di titoli acquistati al mese da gennaio a settembre 2018, o anche oltre se necessario. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. “Condizioni finanziarie molto favorevoli sono ancora necessarie” per l’inflazione.

 

I dati più recenti suggeriscono per l’Eurozona “una forte tendenza alla crescita” che aiuterà l’inflazione a risalire, ha detto Draghi, ma “un notevole stimolo monetario è ancora necessario per sostenere l’inflazione nel medio termine”. “La forte dinamica della crescita ciclica, sostenuta da sviluppi positivi degli indicatori di fiducia, potrebbe portare sorprese positive in termini di crescita nel breve termine”, ha aggiunto il presidente della Banca centrale europea in merito all’andamento dell’economia del Vecchio Continente. 

 

“La ripresa economica dell’Eurozona al momento è più forte di quella degli Usa”, ha detto Draghi, sottolineando però che “la ripresa negli Usa è in una fase più avanzata”. Commentando la decisione della Fed di alzare i tassi ieri, Draghi ha spiegato che “la differenza nella politica monetaria e quindi dei tassi d’interesse” tra Eurozona e Usa “rispecchia le diverse posizioni dei due blocchi rispetto alla ripresa economica”. “La forte dinamica della crescita ciclica, sostenuta da sviluppi positivi degli indicatori di fiducia, potrebbe portare sorprese positive in termini di crescita nel breve termine”, ha poi precisato.

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