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Catania, confronto sulla rigenerazione urbana

“Ascoltando le città”, cambiamento possibile con azioni partecipate

Di Assia La Rosa |

CATANIA – Rigenerazione e riqualificazione urbana: una missione possibile, ma solo “ascoltando” la città in tutti i suoi elementi. Dall’ambiente ai colori, passando per gli odori e i suoni, che implicano aspettative, domande e bisogni stratificati e differenziati, che la mera analisi quantitativa non può cogliere appieno. Una conoscenza a 360° del territorio, che vede le comunità in piena sintonia con l’ambiente circostante e che è possibile raggiungere solo attraverso un approccio partecipativo, che si arricchisce del valore dell’esperienza diretta, della ricerca-azione e dell’uso dei sensi per la mappatura dei bisogni. Questa la missione primaria degli architetti, analizzata approfonditamente dall’Ordine etneo e dalla sua Fondazione durante l’incontro “Ascoltare la città: occasioni urbane di rigenerazione”, patrocinato da URBaMet e AIS, Sociologia del Territorio.

«Un’opportunità unica per approfondire aspetti urbanistici in chiave sociologica – ha commentato il presidente dell’Ordine Alessandro Amaro – con un confronto interdisciplinare tra professionisti, sociologi ed enti». Questo il pensiero che ha innescato in Amaro e nel presidente della Fondazione Veronica Leone la necessità dell’incontro organizzato e coordinato dal segretario dell’Ordine Giuseppe Messina, «consapevoli che oggi sono stati messi a disposizione dal Governo tanti strumenti e incentivi, ma senza una partecipazione attiva da parte dei cittadini, i vantaggi potranno essere solo di natura economica: un’occasione persa per rigenerare le città in maniera consapevole e sostenibile. Superbonus, Ecobonus e Sismabonus, infatti, potranno migliorare le città solo se svolgeremo al meglio il nostro dovere e se riusciremo ad approcciarci all’idea di riqualificazione in modo sinergico, avviando un processo di cambiamento che parte proprio “dal basso”».

«Ruolo chiave avranno i social worker e gli esperti: è fondamentale che ci sia un confronto tra Amministrazione e professionisti – ha aggiunto Carlo Colloca, componente del Consiglio Scientifico Nazionale Sociologi del Territorio e professore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania – Un’esigenza maggiormente sentita in questo periodo di difficoltà e di necessità di cambiamento causata dal Covid. Media, Associazioni, Enti, imprese private e Ordini professionali hanno l’obbligo di interloquire per migliorare la qualità di vita dei cittadini». Un risultato raggiungibile attraverso town meeting – che permettano l’incontro tra abitanti – e tavoli tematici che vedano protagonisti i destinatari dei progetti: «Il rinnovamento avviene solo attraverso la progettazione partecipata – ha proseguito – E questa è una delle ragioni per cui l’Ateneo di Catania è sempre più coinvolto nella “Terza Missione”, rafforzando il dialogo con il territorio, le sue imprese e le sue realtà sociali. Ogni conoscenza rappresenta un capitale culturale che può essere un trampolino di lancio per lo sviluppo territoriale».

Tra i vari interventi, quello di Maurizio Spina (Town e country planning – Dicar Unict) sulla “funivia come opportunità di trasporto urbano-territoriale per collegare Catania e i suoi paesi pedemontani, attraverso mezzi aerei (veri e propri autobus che si muovono sulla fune) che possano sorvolare il traffico, integrando il percorso dei mezzi di trasporto già esistenti”.

A concludere è stato Biagio Bisignani – direttore di URBaMet, Urbanistica e Gestione del Territorio del Comune di Catania – che ha illustrato le idee per il recupero dello storico quartiere di San Berillo: «L’incontro di oggi risponde all’esigenza del “cambiamento” e del confronto tra le parti. Un’occasione che spero possa essere un punto di partenza per avviare un lungo percorso di collaborazione». Hanno partecipato all’incontro anche Giuseppe Messina (Tutor Progetto nazionale Cnappc e Associazione Reggio Children Abitare il Paese “La cultura della domanda”), Adriana Di Mauro (Tutor progettazione e controllo sicurezza in Tecnologia e Sistemi costruttivi per l’Architettura – Unict SDS Architettura SR), Martin Pistorio (libero professionista), Luigi Patitucci (Designer e storico del design).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA