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Erba, per pg inverosimile la pista della criminalità organizzata

'Marzouk non dimostrò preoccupazione per sé dopo l'eccidio'

Di Redazione |

BRESCIA, 01 MAR – Un regolamento della criminalità organizzata è “assolutamente inverosimile” per spiegare la strage di Erba secondo il pg di Brescia Guido Rispoli che, nel suo intervento sta contestando tutti gli elementi portati dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi a favore della revisione della condanna all’ergastolo. “Devo fuggire da secondo piano, vado a mettermi in una corte chiusa, con la macchina lontano; le armi sono state spranghe e un coltellino di piccolo cabotaggio. Poi uccidere un bambino, per quale motivo?”, “Mando a fare una cosa di questo genere per un ergastolo infamante come lo sono tutti, ma questo ancor di più?”, ha chiesto il magistrato, che ha ricordato come in un’intercettazione dell’ordinanza di custodia cautelare che portò in carcere il marito di Raffaella e padre di Youssef, due delle vittime, Azouz Marzouk, l’uomo dopo l’eccidio non mostrò alcuna preoccupazione per sé stesso: “Sono i giorni più belli della mia vita”, disse a bordo di un’auto con altre due persone qualche mese dopo la strage.

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