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Alternanza suola-lavoro, dopo gli incidenti mortali intesa per ampliare assicurazione a studenti

Di Redazione |

Verso l’ampliamento della tutela infortunistica degli studenti, anche nei percorsi formativi, la cosiddetta alternanza scuola-lavoro. Arriva infatti l’intesa tra  la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per ampliare le coperture assicurative Inail degli studenti. La modifica normativa che, fa sapere il ministero del Lavoro, sarà inserita «in uno dei prossimi decreti utili», viene prevista dopo che alla famiglia  del giovane Giuliano De Seta è stato negato il risarcimento, oggi previsto solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito. 

In particolare, spiega il ministero del Lavoro, la modifica normativa «chiarisce definitivamente la portata della tutela assicurativa Inail per il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado che conseguentemente viene a godere della stessa tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali oggi garantita al resto dei lavoratori dipendenti, compreso l’infortunio in itinere, amplia la tutela degli alunni e studenti in genere per tutti gli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di istruzione e loro pertinenze o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, con esclusione degli infortuni in itinere». Si supererà così, aggiunge, «la limitazione alla tutela oggi prevista per le sole attività tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche ormai anacronistiche». 

E’ stato in occasione del secondo appuntamento del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro che, spiega ancora il ministero del Lavoro, la ministra Calderone, di concerto con il ministro Valditara, «ha annunciato l’intervento di ampliamento dei soggetti tutelati contemplati dal decreto del presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 che disciplina l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale della scuola (docenti e studenti)». Il ministero sottolinea, inoltre, che mentre per il personale docente «sono stati fatti dei passi avanti per la tutela contro tutti i rischi lavorativi, compreso l’infortunio in itinere, sulla scorta della giurisprudenza e con i limiti di tale strumento, lo stesso percorso non è stato possibile per gli studenti».   Oggi lo studente, aggiunge, «ha una tutela limitata solo a pochi e limitati rischi, circostanza questa che ha determinato in quasi tutte le scuole l’attivazione di polizze assicurative private con oneri a carico delle famiglie».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA