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Furbetti vaccino a Biella, a ottobre l’udienza preliminare

Coinvolte 24 persone. Peculato e omesso controllo ipotesi reato

Di Redazione |

BIELLA, 09 MAG – E’ stata fissata per ottobre l’udienza preliminare per i 24 indagati nell’inchiesta sui “furbetti del vaccino”. L’indagine condotta dalla procura di Biella è arrivata a conclusione ed è stato chiesto il rinvio a giudizio per i vertici dell’Asl Biella, in carica all’epoca dei fatti, per omesso controllo. A finire nell’inchiesta anche manager, responsabili di cooperative e case di riposo che avevano avuto la somministrazione del vaccino anti Covid quando questo era riservato alle fasce più deboli. In questo caso l’accusa è di peculato. Il caso era scoppiato un anno fa, con una sessantina di avvisi di garanzia. L’accusa era di aver ricevuto il vaccino quando in realtà era riservato alle fasce più a rischio. C’è chi ha chiarito la sua posizione, per 24 persone invece è stato chiesto il rinvio a giudizio. Sempre a Biella, ma in un’altra inchiesta, la procura ha chiesto nei giorni scorsi 25 rinvii a giudizio per il caso dei tamponi Covid in carcere: l’accusa è di aver fatto uso in modo disinvolto, a scopi personali, dei test destinati ai detenuti.

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