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Roma: storia “tragicomica” all’aeroporto Fiumicino

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Vi racconto la storia folle di un’attesa all’aeroporto Fiumicino, tragicomica ma che fa molto riflettere.. Aspettavo il volo per Catania quando mi accorgo di un borsone nero accanto a me incustodito, dopo circa un quarto d’ora decido di avvertire due hostess impegnate col check in, loro mi rassicurano ringraziandomi di avvertire subito le autorità, ma dopo 10 minuti, vedendole impegnate più con wup che a dare l’allarme, scorgo dei Vigili del Fuoco che scherzavano sereni. Ricomincio con urgenza a sottolineare la situazione ormai delineata, e qui l’escalation della situazione che diventa quasi da cabaret. Arriva un’agente di polizia che sembrava Giovanni, di Aldo Giovanni e Giacomo, che prima comincia a fissare il borsone, poi pensa bene di mungerlo diverse volte, ma dato che non avveniva nessuna deflagrazione o esplosione, apriva la cerniera dando una sbirciata all’interno, il tutto senza fare spostare ne una donna accanto, né una famigliola con due bimbi piccoli. A quel punto prende il borsone, lo mette su un carrello e lo lascia in un angolo. Pensando ad Aldo Giovanni e Giacomo io avrei fatto concludere il teatrino con un “tranquilli, ho guardato l’etichetta ma non c’è scritto Bomba!!! Meno male che i veri cattivi non ci calcolano.. Sarebbe come sparare alla Croce Rossa

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