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Scoperto un nuovo caso di meningite ad Agrigento

Di Rita Baio |

Agrigento – La notte tra ieri e martedì, una persona di giovane età è stata ricoverata al San Giovanni di Dio a causa di “una sospetta meningite batterica”. Dopo gli accertamenti di rito, il paziente è stato trasferito in un altro ospedale siciliano dove c’è l’Unità di Malattie infettive, e sottoposto alle cure del caso. Un caso che, viene precisato, rientra nella casistica annuale della meningite e riguarda un paziente che non si era sottoposto alla vaccinazione, principale strumento di controllo e prevenzione.

“Non è il caso di creare allarmismi – dice il dottore Gaetano Geraci, dirigente del Dipartimento di Epidemiologia dell’Asp di Agrigento – Si tratta di un caso diagnosticato come sospetta meningite batterica e, considerato che ad Agrigento non c’è il reparto di Malattie infettive, il paziente è stato trasferito in un altro ospedale siciliano dove riceverà cure adeguate. Io ho già allertato il collega del comune interessato, incaricato di eseguire la profilassi”.

-Sono molte le persone alle quali è stato somministrato il vaccino per la meningite?

“Un paio di anni fa, a causa di un episodio che ha suscitato allarme, molti giovani si sono vaccinati. Abbiamo una buona copertura”.

-La meningite batterica si contagia?

“Sì. Occorre, però, specificare che le batteriche sono normalmente presenti nelle nostre vie aree ma in determinate situazioni, quando, ad esempio, il paziente ha le difese immunitarie abbassate, può avere il sopravvento la malattia. Esiste, quindi un rapporto ospite – parassita che, in questo caso, si è evoluto in favore del parassita. Noi ci siamo immediatamente attivati per fronteggiare la situazione che, ripeto, non rappresenta una emergenza”.

-Quali sono i sintomi della meningite?

“Forte mal di testa forte, febbre, macchie sul corpo, rigidità nucale”.

-Ci sono stati altri casi nel corso dell’ultimo anno?

“No, questo è l’unico caso. Possiamo affermare che rientra in uno schema di normalità. Ad ogni modo, è sempre raccomandabile vaccinarsi. Questo è un caso in cui il paziente non si è vaccinato”.

-Il vaccino può essere fatto a qualsiasi età?

“Sì, Noi lo facciamo ai neonati ma si può somministrare a qualsiasi età”.

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