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Coronavirus, sul molo empedoclino a visitare tutti gli immigrati che arrivano sul suolo italiano

Di Gaetano Ravanà |

Il Coronavirus ha cambiato in tutto e per tutto le nostre vite. Da ormai tre mesi, abbiamo fatto tante rinunce e, tante altre, purtroppo ne dovremmo fare. Ad Agrigento sono state posticipate gia due volte le amministrative che dovevano svolgersi proprio a fine mese. Uno dei sicuri candidati, Franco Miccichè, aveva, da tempo, avviato la macchina, aveva organizzato diversi dibattiti a tema che avevano avuto anche un grande seguito, poi all’improvviso è calato il sipario. Il dramma Covid19 ha paralizzato la vita di tutti noi.

Franco Miccichè si è rituffato nel suo lavoro di medico che comunque non aveva mai abbandonato e, da alcune settimane, da quando sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi degli immigrati a Lampedusa con il trasferimento a Porto Empedocle è diventato il medico simbolo di questo fenomeno inarrestabile. È proprio lui che si reca a visitare gli immigrati appena giunti nel territorio agrigentino. Munito con mascherina professionale e guanti oltre agli attrezzi del mestiere fa una prima diagnosi di ogni singolo immigrato. Rispetto al passato, in piena Pantemia, dimostra che un medico è sempre una persona che ha deciso di aiutare le altre. In questo momento la campagna elettorale è l’ultimo dei suoi pensieri. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA