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Traffico illecito di rifiuti Nove persone ai domiciliari

Traffico illecito di rifiuti Nove persone ai domiciliari

Inchiesta della Procura di Palermo che ha visto al centro un’azienda di Carina che è stata sequestrata. Al centro irregolariti nel conferimento di carichi di rame, ottone ed alluminio

Di Redazione |

Nove persone sono finite ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta un traffico di rame ma anche di rifiuti speciali su scala nazionale. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Polizia Ferroviaria per la Sicilia e dalla Polizia provinciale di Palermo. Al centro delle indagini è finita l’impresa Fondi Metal srl con sede a Carini, in provincia di Palermo, posta sotto sequestro preventivo. L’inchiesta è stata coordinata dai sostituti procuratore di Palermo, Calogero Ferrara e Claudia Bevilacqua, con il coordinamento procuratore aggiunto Salvatore De Luca. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di gestione illecita di rifiuti in territori in cui all’epoca dei fatti vigeva lo stato emergenza, e di ricettazione. L’attività di indagine si è incentrata sul controllo delle società coinvolte e delle loro attività, attraverso servizi di osservazione e monitoraggio degli spostamenti di mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti e l’acquisizione ed il sequestro di documentazione. Attività di intercettazioni telefoniche e ambientali e conseguenti attività di riscontro sulle modalità di gestione e smaltimento dei rifiuti, gestiti dalla Fondi Metal, hanno permesso al gip di verificare “una pluralità di condotte illecite, in costante violazione della normativa ambientale”. Nel corso delle indagini sarebbero stati accertati una serie di conferimenti di carichi di rame, ottone ed alluminio presso due ditte campane, la Metal Group di Casoria e la Almet srl di Marcianise, i cui referenti Luigi Di Lorenzo e Francesco Alfarano sono finiti agli arresti domiciliari. Ad Antonio Vivacqua, già amministratore unico della F.V. Metalli srl di Milano e destinatario di altri carichi di rifiuti speciali, il provvedimento è stato notificato in carcere. Esemplificativa è la stima della quantità di rifiuti non pericolosi gestita nel 2011, circa +47,5% sul limite massimo gestibile consentito, come confermato dai consulenti del Pubblico Ministero, concordanti con quanto provato dagli investigatori che si sono avvalsi anche della collaborazione di personale tecnico specializzato della Direzione Controllo e Protezione Ambientale della Provincia Regionale di Palermo. GLI ARRESTATI. Ecco gli arrestati: Baldassare Marino di 63 anni, amministratore unico della Fondi–Metal srl avente sede in Carini. Francesco Paolo Marino di 34 anni, dipendente della impresa Fondi–Metal s.r.l, Vincenzo Martinezdi 46 anni, ragioniere della Fondi–Metal s.r.l.; Luigi Morici di 44 anni, dipendente della Fondi–Metal s.r.l.; Vincenzo Marino di 60 anni, socio e dipendente della Fondi–Metal s.r.l; Domenico Mario Contrò di 60 anni, dipendente della Fondi–Metal s.r.l.; Luigi Di Lorenzo di 60 anni, procuratore della Metal Group s.r.l., di Napoli; Antonio Vivacqua di 34 anni, già amministratore unico della F.V. Metalli s.r.l, di Milano; Francesco Alfarano di 49 anni, amministratore unico della Faro s.r.l, e della Almet s.r.l di Marcianise.

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