Catania – «E dire che avevo acquistato questa macchinetta per non avere problemi per il parcheggio. Ed è finita che me ne ha dati molti di più…». Nello sfogo della signora Giovanna c’è tutto il senso del disagio che vivono i tanti, tantissimi che per la sosta sulle strisce blu hanno scelto di servirsi del Neos Park, la macchinetta con ricarica prepagata che permette di pagare “al consumo” con un click senza altri adempimenti. Ma la macchinetta, che una volta era gialla e ora è diventata azzurra dà problemi. Troppo spesso compare la scritta aggiornamento e a volte non si accende proprio. Con tutte le sequele di nervosismo e proteste, giunte anche in redazione. E anche, come vedremo, piccole truffe.

E’ l’ufficio commerciale della società a spiegare che cosa sta avvenendo: «Il primo dispositivo che utilizzavamo, quello giallo, era di importazione israeliana e molto efficiente. Solo che a un certo punto chi ce lo forniva ha sospeso l’assistenza sul prodotto. Così, per garantire continuità all’utenza un anno fa siamo passati a un nuovo prodotto, questa volta italiano, che abbiamo sostituito gratuitamente agli utenti. Una certa quantità ha mostrato però alcuni inconvenienti che hanno riguardato il 2% di quelli in circolazione. A volte è il carrellino porta batterie che non permette il contatto con il circuito stampato, talvolta il dispositivo richiede continui aggiornamenti. Solo che non sappiamo quali sono i dispositivi difettosi nè dove si trovano. Nè abbiamo rapporti diretti con gli utenti per spiegare quello che sta succedendo. E certo Catania, dove il Neos Park è stato molto ben accolto con circa 10mila pezzi venduti, il problema è stato sentito. Ma anche in questo caso lo stiamo sostituendo gratuitamente con un altro senza difetti. Un investimento doveroso per chi ci ha scelto».

Ma l’utente che nulla sa di tutto questo, va spesso in tilt: «Secondo me – dice il signor Antonio – è che le macchinette sono buone per il Nord e non reggono il caldo che c’è qui: 45 gradi sul cruscotto». «Mi si è acceso regolarmente – aggiunge un’altra signora – ma quando sono tornata in macchina l’ho trovato spento e ho trovato la multa. E ora chi la paga?». «E’ tutto un complotto di Sostare», sentenzia un anziano.

Protesta e ipotesi che approdano tutte nelle tabaccherie autorizzate e in particolare nei 10 service point autorizzati all’assistenza, che diventano veri e propri terminali di tensioni e insofferenza.

«Ne vediamo di tutti i colori – confermano i titolari della tabaccheria di piazza Galatea -. C’è chi arriva dall’altro capo della città inviato inutilmente da altre tabaccherie in grado di svolgere lo stesso compito. C’è chi grida al complotto e si rivolge a noi per togliere multe dovute, secondo loro, al cattivo funzionamento della macchinetta. Ma basta controllare on line il traffico registrato su quel dispositivo per verificare e scoprire, ad esempio, che non veniva acceso da mesi. C’è chi dice di avere perso il credito residuo, e tecnicamente non è possibile perchè il credito esistente viene solo trasferito. Per non parlare dello stupore di alcuni quando scoprono che il cambio che facciamo è del tutto gratuito: ci raccontano che in città c’è chi si fa pagare anche 3 euro…». “Furbizie” a parte, e se davvero ti fanno la multa mentre hai acceso regolarmente il Neos Park?: «Se il controllore non vede il dispositivo che risulta invece regolarmente in funzione, Sostare ritira la multa. Se invece si spegne per guasto, ma era stato acceso, Sostare fa la sua giusta multa, l’utente la paga, ma Neos Park rifonde il danno incrementando la ricarica della somma corrispondente».

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