Un paese fantasma. Complice la nebbia beffardamente “padana”, Agira si risveglia impaurita nel primo giorno da “zona rossa”. Viaggio nella cittadina dell’Ennese, chiusa completamente (come Salemi, nel Trapanese) dopo l’escalation di contagi, che hanno fatto già tre vittime.

Polizia, carabinieri e finanza nei check-point all’ingresso: non si entra e non si esce. In giro non c’è un’anima, l’unico mezzo che s’incontra è il furgoncino di un minimarket (chiuso al pubblico) che consegna la spesa a domicilio. Ieri sera il sindaco Maria Greco è andata in giro col megafono per spiegare ai cittadini le nuove regole, ora è al Municipio (chiuso al pubblico) per una videoconferenza col prefetto di Enna. C’è paura, molta paura. Di diventare la Codogno siciliana.

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