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Palermo, assenteisti e anche ladri di gasolio

Palermo, assenteisti e anche ladri di gasolio Nei guai sette dipendenti dell’ex Ato rifiuti

Uno è ai domiciliari, obbligo di firma per gli altri

Di Redazione |

I Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno eseguito un’ordinaza con 7 provvedimenti cautelari (una misura degli arresti domiciliari e 6 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) nei confronti di altrettanti dipendenti della ormai fallita azienda di raccolta di rifiuti solidi urbani, Alto Belice Ambiente S.p.A. – ATO PA2. Tutti sono indagati a vario titolo, di avere costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, truffa aggravata e peculato. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, sono state documentate ricorrenti inadempienze nell’espletamento dei servizi di spazzamento delle strade e di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Monreale. In particolare, emergeva che alcuni dipendenti eseguivano le loro mansioni per poche ore o in alcuni casi non si presentavano neppure al lavoro, essendo tuttavia iscritti nel registro delle presenze, senza che nei loro confronti fossero rilevate motivazioni tali da giustificare la riduzione dell’orario di lavoro o la mancata presentazione, né adottati provvedimenti disciplinari. I casi di assenteismo ricorrevano in modo sistematico durante i turni notturni ed i festivi. Nel corso delle indagini è stata anche accertata la sottrazione fraudolenta di carburante – almeno 1.500 litri – direttamente dai serbatoi degli autocompattatori utilizzati per il conferimento dei rifiuti oppure attraverso accordi preventivamente intercorsi tra il distributore di carburante convenzionato e gli autisti dell’Alto Belice Ambiente S.p.A.. Al riguardo, oltre ai circostanziati elementi raccolti durante le attività condotte, i militari dell’Arma sono intervenuti in più circostanze traendo in arresto in flagranza di reato quattro dipendenti sorpresi in aree isolate a rubare il gasolio dall’interno dei mezzi dell’azienda.

Le misure cautelari, spiegano i carabinieri, sono state necessarie perché durante le attività investigative sarebbero stati accertati numerosi tentativi finalizzati alla distruzione di materiale probatorio, come fogli di servizio e ulteriore documentazione relativa all’attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Monreale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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