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Scuola, gli studenti siciliani: l’assessore Lagalla ci ignora, pronti a tornare in piazza

Di Redazione |

CATANIA – L’Unione degli studenti siciliani continua a chiedere invano un confronto con l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla che a quanto pare non vuole ascoltare gli appelli provenienti dal mondo della scuola. «Dall’insediamento del governo regionale, gli studenti e le studentesse siciliane hanno sempre cercato un dialogo con l’assessore Lagalla – scrive l’Uds Sicilia – per una discussione collettiva sulla scuola siciliana. Dopo il 12 Ottobre, con decine di manifestazioni che hanno dato una scossa alla regione, l’Assessore ha dichiarato pubblicamente di essere pronto ad incontrarci, ma naturalmente ciò non è avvenuto. Il 16 e il 17 Novembre sono scesi in piazza 15.000 studenti contro la sua narrazione rosea e la sua immagine di assessore salva tutto e adesso pretendiamo di essere ascoltati».

Per questo gli studenti hanno scritto una lettera aperta all’assessore e se anche questa non avrà rispota, minacciano di tornare in piazza il  23 Novembre in tutte le città della Sicilia.

Ecco il testo della lettera recapitata all’assessore: «Caro Lagalla (che poi non troppo caro), Siamo gli studenti e le studentesse che dal 1994 lottano per la scuola pubblica e contro lo smantellamento di essa: eravamo nelle piazze e nelle università occupate contro la riforma Gelmini e i tagli della 133, eravamo in strada in decine di città quando il DDL Aprea ha provato a privatizzare le nostre scuole, occupavamo le scuole e ci mobilitavamo in centinaia di migliaia nel 2015 contro la Buona Scuola, una riforma che ha distrutto la scuola svendendola alle aziende, eravamo in piazza con le tute blu l’anno scorso contro l’alternanza sfruttamento. Quest’anno in occasione del 12 Ottobre siamo stati la scossa che ha attraversato la regione, mobilitandoci contro la sua proposta di legge, vuota e inconcludente e a seguito delle decine di mobilitazioni, infatti, pubblicamente ci ha invitati ad un confronto. Pochi giorni fa, il 16 e il 17 Novembre, siamo tornati in piazza e questo incontro non è mai avvenuto, sebbene siano stati 15.000 gli studenti che hanno inondato le piazze di tutta la Sicilia urlando di essere, contro un governo deludente, studenti controcorrente. Assessore, le volevamo dire che non è più tempo per retorica e dichiarazioni spot: il tasso di dispersione scolastica in Sicilia è pari al 25,1%. È ora di rivedere le sue priorità, che non è quella di costruire la sua immagine di assessore salva-tutto con interventi solo di facciata ma di dare risposte concrete alle necessità reali:

– un reddito di formazione, per emancipare lo studente dalle condizioni economiche di partenza

– l’approvazione del codice etico, per un’alternanza realmente formativa e di qualità -gratuità dei libri di testo e di cinema, teatri, musica e libri

– trasporti sicuri ed efficienti.

È ora di aprire quel dialogo con gli studenti e le studentesse di questa regione che tanto ha fuggito in questi mesi, perché nella discussione di in una legge regionale sul diritto allo studio dobbiamo essere coinvolti, noi che le scuole le viviamo ogni giorno. Pretendiamo che quei 15.000 studenti che sono scesi in piazza per opporsi alla narrazione rosea della scuola siciliana che lei vuole fare passare nei social. Dunque, assessore, la invitiamo nuovamente al confronto e se questo verrà nuovamente declinato, ci vedrà di nuovo in tutta la regione il 23 Novembre». Firmato: Unione degli Studenti SiciliaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA