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Open Arms, l’appello di Richard Gere «La situazione va sbloccata subito»

Di Redazione |

«Deve essere interrotta questa situazione di stallo della Open Arms, adesso. A bordo la situazione è grave, ci sono persone che vivono ammassate tra di loro e se la condizioni non è peggiore è grazie ai volontari della nave».

Così Richard Gere in conferenza stampa a Lampedusa, assieme a Open Arms. Il celebre attore ha aggiunto: «Tutti noi che siamo saliti a bordo e abbiamo potuto notare che le 121 persone sono state accudite bene dalla Open Arms, mangiano 3 volte al giorno e sembra che stiano bene. Poi ti rendi conto che sono sulla barca strettissimi, il contatto fisico è ravvicinato e c’è un rumore forte». «E’ ovvio – ha affermato l’attore – che l’equilibrio è pronto a rompersi per cui questa situazione deve essere interrotta adesso. La situazione è grave, molte di queste persone sono state già su delle barche, sono state riportate in Libia e torturate e poi di nuovo in viaggio. Se non ci fosse stata l’Open Arms queste 121 persone sarebbero morte. Queste persone non hanno la visione del futuro, hanno solo l’immediata esigenza di lasciare il posto degli orrori dove sono stati in Libia e sono pronti a morire per fare questo».

Gere ha risposto anche su Salvini: «Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta. Non sono italiano e sono restio a parlare della situazione politica italiana odierna. Anch’io vengo da un paese dove la situazione politica è bizzarra e dove viene demonizzato chi arriva dal Messico, da El Salvador, da Panama, dall’Honduras. Sembra che ci sia una generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno, che è una cosa idiota. Ma siamo tutti interdipendenti». E a «differenza di quello che dicono i politici, i governi e qualche giornale, la maggiora parte dei migranti sono cristiani».

Open Arms ha intanto reso noto di avere «presentato un esposto alla Procura di Roma e a quella di Agrigento per verificare se tutto ciò non rappresenti una fattispecie di reato». Alla conferenza stampa oltre che a Richard Gere sono presenti Oscar Camps, fondatore Open Arms, Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia e Gabriele Rubini (Chef Rubio), cuoco e fotografo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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