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Duplice omicidio nell’agrumeto in contrada Xirumi, fermato un secondo custode

Di Redazione |

SIRACUSA – C’è un secondo fermo per il duplice omicidio avvenuto lunedì scorso in un agrumeto della Piana di Catania. La Procura di Siracusa ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Luciano Giammellaro di 70 anni, custode di fondi agricoli, che secondo gli inquirenti è coinvolto nel duplice omicidio e ferimento avvenuto in contrada Xirumi, a Lentini (Siracusa) una settimana fa.

La Procura per la morte di Massimo Casella, 47 anni, ed Agatino Saraniti, 19 anni, catanesi, e il ferimento di Gregorio Signorelli, 36 anni, ha arrestato Giuseppe Sallemi, 42 anni, guardiano dell’agrumeto dove le vittime si sarebbero recate per rubare arance. Sallemi ha confessato di avere sparato colpi di fucile contro i tre.

I tre catanesi, secondo il racconto di Sallemi, sarebbero stati sorpresi nel fondo dove erano andati per rubare le arance. Ci sarebbe stato un alterco violento, poi il guardiano, spaventato, aveva imbracciato il fucile e fatto fuoco. Il gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio dell’avvocato di Sallemi, Rocco Cunsolo.

In una nota delle Procure di Catania e Siracusa (che hanno coordinato le indagini della squadra mobile delle due Questure) si legge che il gip «ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Sallemi per duplice omicidio volontario e tentativo di omicidio e dichiarato la competenza territoriale a Siracusa».

Ora il fermo di Giammellaro, finito nell’inchiesta dopo le accuse di Gregorio Signorelli, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi di Catania, sopravvissuto ai colpi di fucile di Giuseppe Sallemi. Le indagini delle squadre mobili di Siracusa e Catania, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Palmieri, sono continuate nella convinzione che un’altra persona fosse stata coinvolta quella notte nella sparatoria. E dal letto dell’ospedale Signorelli ha confermato i sospetti.

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