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Mafia, il bacio in bocca del boss al gregario

Di Redazione |

E’ un boss rispettato Giulio Caporrimo che appena scarcerato rimette le mani sul mandamento mafioso di San Lorenzo e Tommaso Natale di Palermo. Sono le telecamere e le microspie nascoste dei carabinieri che lo seguono nell’ambito dell’operazione Teneo a tratteggiare la sua leadership, per come emerge dalle intercettazioni: era venerato e ossequiato per la capacità di comando, il carisma e l’influenza nella dinamiche mafiose («l’hai sentita la buona notizia? E’ uscito Giulio, è uscito….»). Militari dell’Arma lo vedono e lo ascoltano mentre fa incontri su un gommone in mare a nel Golfo di Palermo o mentre, a conclusione di un incontro su una “messa a postO” di una ditta, dà un bacio in bocca a uno dei suoi collaboratori più stretti, nel rispetto di un’antico rituale mafioso ancora radicato in Cosa nostra.

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