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Statale 640, lavori completati entro il 2023 o Sicilia dovrà restituire 456 mln a Ue

Di Redazione |

Palermo. La Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna è stata messa con le spalle al muro ieri mattina nel corso dell’incontro promosso dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone per verificare lo stato attuale dei lavori di ammodernamento della ex scorrimento veloce 640 che, collega la città di Agrigento a Caltanissetta e arriva sino all’autostrada Palermo-Catania.

Lavori che – a seguito della crisi economica dello scorso anno che ha portato al default l’impresa ravennate – si sono dapprima fermati e ripresi nello scorso autunno ad un ritmo così blando da far ritenere che (soprattutto negli ultimi mesi) si siano definitivamente fermati dopo che era stato completato il lotto che da Porto Empedocle arriva sino a “Grottarossa”, quasi alla periferia dell’abitato del capoluogo nisseno. Ieri con il direttore generale della “Cmc” Paolo Porcelli, che ha partecipato in videoconferenza alla riunione e in presenza dei dirigenti dell’Anas Eutimio Mucilli (direttore progettazione e realizzazione lavori), Ettore de la Grennalais (dirigente tecnico) e Valerio Mele (responsabile della strutture territoriale), l’assessore regionale Marco Falcone è stato abbastanza chiaro e diretto: «Per un anno abbiamo concesso un’ampia linea di credito alla “Cmc, ma ad oggi il bilancio è deludente: sul completamento della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta non si registrano passi in avanti, e poca cosa sono uno o due milioni di produzione negli ultimi mesi a fronte dei 150 milioni di euro ancora da compiere nei prossimi due anni. Ecco perché abbiamo deciso di mettere nero su bianco un ultimatum: se entro il 30 novembre non verranno registrati progressi reali e davvero significativi sull’avanzamento dei lavori l’Anas dovrà impegnarsi a rescindere il contratto con la “Cmc”. Dobbiamo porre fine a questa infinita vertenza anche perché rischiamo di dover restituire all’Europa, come Regione Siciliana, ben 456 milioni di euro di finanziamenti qualora la Ss 640 non verrà completata ed in esercizio nel 2023».

Una sorta di “ultimo avviso” a cui si è anche associata la presidente della Commissione all’Ars Ambiente e territorio: «Staremo col fiato sul collo di “Cmc” e seguiamo da vicino la vicenda – ha detto l’on. Giusy Savarino – perché vogliamo che queste opere arrivino a conclusione velocemente. Siamo al fianco e a sostegno del Governo Musumeci». Molto indicativa l’affermazione fatta pure da Eutimio Mucilli dell’Anas, il quale ha fatto sapere di avere già la richiesta di rescissione avanzata dal Governo regionale sul proprio tavolo. Insomma non c’è più tempo da perdere, è stato detto a chiare lettere, anche perché a Caltanissetta cresce sempre più il timore che l’opera – avviata il 10 marzo del 2009 – possa subìre la sorte dell’eterna incompiuta, lasciando il territorio – per circa trenta chilometri, da contrada “Grottarossa” e sino all’autostrada con tanti cantieri aperti e la popolazione a sopportare disagi per chissà quanto tempo ancora, e con le organizzazioni sindacali in grande apprensione perché circa 150 lavoratori potrebbero rimanere senza lavoro. Porcelli ha ribadito che entro i prossimi due anni l’opera verrà completata. E per avere conferma il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ha annunciato un sopralluogo lunedì prossimo nel campo base della Cmc di contrada Bigini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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