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Afa record: rischi per per gli anziani e i malati, ecco i consigli utili (anche per chi resta in città)

Di Angelo Torrisi |

Gli anziani in primo luogo, e inoltre tutti i soggetti che sono affetti da malattie croniche debilitanti quali i diabetici, i cardiopatici, i nefropatici, gli ammalati oncologici e quelli affetti da sindromi trombotiche, da Alzheimer e da Parkinson. Sono queste le categoria maggiormente a rischio durante le ondata di calore.

Ed è rivolta a essi la raccomandazione di evitare, appunto in questi giorni, l’esposizione alla calura e tanto meno al sole: standosene a casa e possibilmente in ambiente fresco e aerato bevendo due litri e anche più di acqua e osservando una dieta eminentemente rappresentata da frutta e verdure. Un monito questo che dev’essere recepito soprattutto per coloro che abitano in città giacché sono i centri urbani, infatti, a caratterizzarsi per una ridotta ventilazione, una maggiore concentrazione di presidi meccanici che generano calore e una maggiore densità di popolazione.

I principali disturbi da surriscaldamento che equivalgono a altrettanti campanelli d’allarme? I crampi (causati dalla disidratazione e dalla perdita di elettroliti, spesso seguono I’esercizio fisico, ma sopravvengono anche a riposo, specie in chi fa uso di diuretici. E inoltre: il rash cutaneo (comparsa improvvisa di piccole papule rosse pruriginose sulle varie parti del mantello cutaneo); l’edema soprattutto a livello malleolare, causato dalla vasodiIatazione e dalla ritenzione idrica; la sincope (vertigini o svenimento causati da disidratazione, vasodilatazione, malattie cardiovascolari o dalI’assunzione di alcuni farmaci); la disidratazione causata da carenza di acqua o sodio, correlata a sintomi aspecifici quali astenia, sensazione di malessere, vertigini, collasso circolatorio.

E infine il colpo di calore che rappresenta il disturbo più grave che sopravviene quando i meccanismi di termo-regolazione non riescono più a fronteggiare I’aumento di temperatura. Costituisce un’emergenza medica e si presenta con sintomi come confusione, disorientamento, convulsioni, perdita di coscienza, cute calda e asciutta, temperatura corporea superiore ai 40°C per un tempo compreso tra 45 minuti e 8 ore. Provoca morte cellulare, danno degli organi interni, danno cerebrale o morte. Il colpo di calore può verificarsi anche nel corso di attività fisica. E’ pur sempre un disturbo potenzialmente grave ed è perciò che esso impone il ricorso immediato al pronto soccorso o al 118.

A fronte di soggetti con questi disturbi la prima norma da osservare è quella di spostare in luogo fresco il soggetto provvedendo al raffreddamento del suo corpo attraverso spugnature fredde. Ma al di là delle varie emergenze si rivelano pur sempre utili taluni elementari accorgimenti di prevenzione se tenere chiuse le finestre esposte al sole e usare le tende nelle ore diurne e quando la temperatura esterna è maggiore di quella interna all’abitazione e aprire le finestre quando la temperatura esterna è fresca. Inoltre occorre evitare I’esposizione diretta ai raggi solari dalle 12 fino alle 18 e stare alI’ombra, indossare cappelli, schermi solari e abiti leggeri in caso di esposizione al sole.

Opportuno infine ridurre il livello di attività fisica, praticare docce o bagni di acqua fresca, indossare abiti non aderenti, in cotone, per assorbire il sudore e permettere la traspirazione della cute evitando irritazioni bagnare i vestiti, il viso e la nuca con acqua. ln casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca aiuta a ristabilire i meccanismi di termoregolazione e preferire e mangiare cibi freddi e con alto contenuto di acqua (insalata e frutta) bere con regolarità preferibilmente acqua e succo di frutta evitando bevande gassate e zuccherate monitorare l’assunzione giornaliera di liquidi, soprattutto nei pazienti anziani e gravemente deperiti.

Prestare particolare attenzione a sintomi aspecifici di disidratazione o di colpo di calore che potrebbero essere attribuiti a altre cause: quali difficoltà di addormentamento, sonnolenza, affaticabilità, disturbi del comportamento, aumento della temperatura corporea, difficoltà respiratorie e aumento della frequenza cardiaca ,disidratazione, nausea o vomito, peggioramento delle patologie preesistenti specialmente respiratorie e cardiovascolari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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