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Il teatro greco-romano riapre agli eventi con una programmazionepluriennale

Il teatro greco-romano riapre agli eventi con una programmazione pluriennale

Firmata una convezione tra Assessorato regionale, Comune e Teatro Bellini GUARDA FOTOGALLERY

Di Pinella Leocata |

Catania –  Il teatro greco romano di Catania sarà riaperto agli spettacoli di lirica, musica sinfonica, danza e prosa. Manifestazioni che non avranno un carattere frammentario e occasionale, come è avvenuto finora, ma seguiranno una programmazione pluriennale concordata tra i principali firmatari e attori dell’accordo innovativo firmato ieri: gli assessorati regionali ai Beni culturali e al Turismo, il Comune di Catania e il Teatro Bellini che si sono impegnati a concordare un programma condiviso secondo principi e finalità comuni.Un accordo – come ha evidenziato il direttore del «Museo regionale interdisciplinare di Catania» Orazio Micali – stilato sulla base del Codice dei Beni culturali del 2004, il cosiddetto Codice Urbani, finora scarsamente attuato, che, all’ art. 112, consente a soggettipubblici e privati di indicare e perseguire obiettivi comuni, operando quasi come una società di capitale, in base alle regole interne stabilite insieme.Il nuovo e più articolato uso del teatro greco-romano – che si apre a ventaglio nel cuore della città antica passando attraverso il portone di un «normale» palazzo ottocentesco – è possibile grazie ai lavori, avviati da anni e appena conclusi, che consentono di portare ad oltre 1.300 i posti di cui disporre nella cavea la cui fruizione, finora, era fortemente limitata da parti che andavano messe in sicurezza.

Di qui il doppio festeggiamento di ieri sia per la firma dell’accordo preliminare tra enti sia per la riapertura del teatro dopo i lavori.«Tuteliamo i nostri beni artistici e culturali in modo straordinario e di questo dobbiamo essere grati ai nostri sovrintendenti – ha esordito l’assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio – ma nel campo della valorizzazione e della fruizione dobbiamo cambiare strada attivando sinergie tra pubblico e pubblico e tra pubblico e privato. Ed in questa prospettiva va la nuova sinergia tra l’assessorato regionale ai Beni culturali e quello al Turismo». «Sinergia – spiega l’assessore al Turismo Anthony Barbagallo – che si espleta in una cabina di regia unica per la programmazione degli interventi e degli investimenti concertati sull’asse Po-Fers 2014-20 e nella gestione dei 220 milioni per il turismo culturale e dei 50 milioni per i beni culturali». L’assessore annuncia che la programmazione sarà concentrata sugli attrattori turistici, che il teatro greco-romano di Catania sarà inserito nel circuito dei «Teatri di pietra» e che sta lavorando ad una «carta turistica unica» per tutta la Sicilia, carta che dovrebbe presentare alla fiera internazionale del turismo di Tokyo. Annuncia anche che la riapertura del teatro greco-romano agli spettacoli partirà a luglio con un mix di prosa e musica affidata al lavoro comune del Teatro Bellini, del Teatro Biondo di Palermo e del Teatro Stabile di Catania.

Dati i tempi della firma preliminare dell’accordo, apposta ieri, la programmazione di questa stagione estiva è avvenuta in tempi strettissimi, mentre per il futuro – assicura il sovrintendente del Teatro Bellini Roberto Grossi – «la programmazione avrà un respiro pluriennale, fondamentale per la qualità». Il Bellini avrà il ruolo di coordinamento, selezione e organizzazione delle varie proposte che verranno dal territorio e da tutto il Paese. La stagione andrà da metà luglio a settembre inoltrato. Si parte domenica 3 luglio con un grande concerto e un noto cantante – di cui, in assenza di contratto, non viene fatto il nome – e si procederà con spettacoli per tutti i week end di luglio. E se sulla ripartizione dei fondi e dei ricavi ancora nulla è stato definito, il dottor Grossi specifica che «l’accordo si basa sul principio economico secondo cui le varie iniziative e gli spettacoli devono essere autosostenibili, cioè non devono gravare sul bilancio degli enti, ma coprire i costi».

E l’assessore Barbagallo ricorda che le eccellenze nel campo dello spettacolo potranno contare sul «Fondo unico regionale» secondo il criterio per cui «più circuitano e più guadagnano», dunque nessun sostegno anticipato e a pioggia.Anche il sindaco di Catania Enzo Bianco ha registrato «il clima nuovo e positivo e lo spirito di squadra» sancito anche in questo accordo tra assessorati ed enti diversi, incluso l’Ibam-Cnr di Catania, e ha ribadito la necessità che la ricchezza e la varietà dei beni culturali e monumentali della città sia conosciuta anche all’estero. In questa prospettiva ha sollecitato una programmazione pluriennale in modo che possa essere conosciuta, e promossa, dagli operatori turistici.

Di qui il riconoscimento di questo accordo come «un salto di qualità per la fruizione dei nostri monumenti».Infine i protagonisti dell’accordo e il numeroso pubblico presente sono stati guidati alla visita del monumento dall’arch. Giovanna Buda, progettista e direttrice dei lavori più recenti.Sono stati portati a termine gli interventi di recupero e di messa in sicurezza avviati nel 2008 dall’archeologa e già sovrintendente Maria Grazia Branciforti cui si deve anche la complessa campagna di espropri che ha consentito di liberare ulteriori ambienti del teatro e di avviare delle preziose campagne di scavo che hanno riportato alla luce mura e strutture del precedente teatro greco del IV secolo avanti Cristo, gli ampliamenti del teatro romano di età augustea a due ordini di ambulacri cui, successivamente, ne è stato aggiunto un terzo. Una campagna che ha liberato anche l’atrio orientale che si sviluppa sotto il settecentesco palazzo Gravina Cruyllas – dove è nato Vincenzo Bellini – da cui, attraverso una passerella sopraelevata, è possibile l’accesso da piazza San Francesco d’Assisi. I lavori effettuati hanno i nteressato anche la cavea rendendo possibile l’utilizzo delle varie parti per un numero complessivo di oltre 1.300 posti. Aree che sono state messe in sicurezza e munite di passamano, le staccionate in legno sono state sostituite con strutture in acciaio, gli ambulacri – dove sono esposti molti dei reperti trovati durante gli scavi – sono stati attrezzati da luci a led, e sono stati moltiplicati gli ingressi su via Teatro Greco, così come richiesto dalla commissione spettacoli.    

Pinella Leocata                                                       COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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