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Covid, Istituto Superiore di Sanità: epidemia entrata nella fase acuta

Di Redazione |

ROMA – «Si assiste a un’accelerazione nell’evoluzione dell’epidemia, ormai entrata in una fase acuta con aumento progressivo nel numero dei casi» e con «evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni/PA, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese». Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss (Istituto Superiore di Sanità).

I focolai attivi in Italia nel periodo fra il 5 e l’11 ottobre sono 4.913 focolai attivi, di cui 1.749 nuovi, in aumento per la undicesima settimana consecutiva. Lo indica il monitoraggio di ministero della Salute e Iss, rilevando che nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi. “Sono stati riportati – si legge nel documento – focolai nella quasi totalità delle province (102/107)» Per la maggior parte (80.3%) i focolai continuano a verificarsi in ambito domiciliare. Si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,2% contro il 4,1% la settimana precedente).

«Si fa appello alla popolazione di rispettare con coscienza e precisione tutte le norme di precauzione previste», si legge nel monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss. Si raccomanda in particolare di rispettare il distanziamento fisico e l’uso corretto e appropriato delle mascherine e inoltre «di evitare quanto più possibile situazioni che possano favorire la trasmissione quali aggregazioni spontanee e programmate per evitare un ulteriore peggioramento che potrebbe richiedere restrizioni territorialmente diffuse». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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