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Crisi Covid, a Messina 3.645 posti di lavoro in meno rispetto al 2019

Di Redazione |

MESSINA – E’ certamente il calo occupazionale il primo effetto generato dalla pandemia da Covid 19 nel 2020: -3.645 posti di lavoro in meno rispetto al 2019. Lo comunica la Camera di Commercio di Messina. Anche se la consistenza dell’imprenditoria messinese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo positivo di 605 unità (nello stesso periodo del 2019, il saldo era +616), su uno stock complessivo di imprese pari a 62.808, la lettura del dato va, però, analizzata tenendo conto anche della contrazione del numero di addetti rispetto all’anno precedente (nel 2019, erano 134.360). La variazione di iscrizioni rispetto al 2020 ha registrato un decremento percentuale pari a -18,6%, peggiore se paragonata alla tendenza nazionale (-17,2%). Se si guarda al settore produttivo, dove è più ampia l’iscrizione di nuove società, risalta in termini assoluti il settore del Commercio (+332), seguito da quello delle Costruzioni (+295) e dall’Agricoltura (+161), anche se in termini percentuali il Commercio segna, in confronto al 2019, una decrescita pari a – 0,3%, l’Agricoltura rimane invariata (0%), mentre le Costruzioni fanno registrare un leggero incremento: +0,1%.

“Quando queste misure saranno rimosse, purtroppo – continua Blandina – vedremo crescere esponenzialmente il numero di lavoratori che perderanno il proprio posto di lavoro. Per vedere gli effetti veri e preoccupanti dovuti alla pandemia, dobbiamo aspettare. Una proiezione va fatta analizzando l’intero contesto, facendo un’analisi sull’andamento nazionale, regionale e locale. Per questo, seguiamo attentamente le rilevazioni di centri studi accreditati, in modo da poter elaborare una strategia di recupero della produttività e di salvaguardia dei posti di lavoro nel nostro territorio. Una strategia che dev’essere condivisa da tutti gli attori istituzionali”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA