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Non si possono più pagare canoni e bollette: chiude caserma pompieri di Carini

Di Carmela Marino |

PALERMO – Inaugurata il 17 luglio di un anno fa, alla presenza del capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco Gioacchino Giomi e del sottosegretario di stato Giampiero Bocci, da circa un mese, la sede del distaccamento volontario dei vigili del fuoco di Carini ha chiuso i battenti. Al numero telefonico della sede non risponde nessuno. Il motivo è legato alla morosità nel pagamento delle bollette per la fornitura dell’energia elettrica e delle utenze telefoniche. Nonostante l’importante servizio antincendio fosse stato avviato in favore di sei comuni del comprensorio, solo quello di Carini, ad oggi, si sarebbe fatto carico delle spese di gestione e di affitto dei locali che si trovano in via De Spuches, una traversa del bivio Foresta. Struttura che ospita la sala operativa e gli automezzi.

Dodicimila euro all’anno le spese di locazione, più i costi di luce e telefono. «Spese che ad oggi – sottolinea il sindaco Giovì Monteleone – abbiamo onorato ma che non siamo più in grado di sostenere per le reali difficoltà economiche in cui versa il nostro ente locale in dissesto finanziario. Per l’erogazione del servizio di energia elettrica ci vogliono circa 600 euro a bimestre e, anche i contratti con le compagnie telefoniche hanno costi elevati per le nostre disponibilità».

Il costo doveva essere ripartito anche tra i comuni di Isola delle Femmine, Cinisi, Torretta, Capaci e Terrasini, ma nessuno dei sindaci era al corrente se vi fosse o meno una convenzione. Il presidio per l’intero comprensorio garantisce gli interventi in un tempo ridotto rispetto a quanto avveniva prima con i mezzi che dovevano arrivare da Palermo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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