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Comunali, in Sicilia derby “gialloverde” Asse Fi-Pd la spunta con il “patto civico”

Di Redazione |

PALERMO – In Sicilia il derby “gialloverde” tiene banco anche dopo lo spoglio. Per la prima volta la Lega, che se non stravince ottiene risultati lusinghieri in una terra tradizionalmente ostile, elegge un sindaco in Sicilia (a Motta Sant’Anastasia) e piazza consiglieri comunali in molti comuni dell’isola, sperando ora nella vittoria ai ballottaggi di Gela (Cl) e Mazara del Vallo (Tp). Tuttavia il M5s, nel raffronto con i “cugini”, raggiunge percentuali di lista più alte nei comuni dove si è votato col maggioritario, rimanendo in corsa nei ballottaggi a Caltanissetta (unico capoluogo di provincia al voto) e Castelvetrano (Tp) ma perdendo due municipi che aveva conquistato alle ultime amministrative: Bagheria (Pa) e Gela (Cl). Non mollano Fi e Pd: piace, là dove è stato sperimentato, “il patto civico” tra pezzi di centrodestra e centrosinistra, che vedono in questa nuova alleanza un’opportunità per frenare l’ascesa dei sovranisti e togliere consensi ai grillini.

«Grazie ai siciliani perché mi hanno regalato, ci hanno regalato, si sono regalati un’emozione, una voglia di cambiamento: solo a parlarne due-tre anni fa sarebbe stato fantascienza; vuol dire che quello che facciamo al governo piace dal Nord al Sud», esulta Matteo Salvini. Rimane il clima di derby: «Dove la Lega corre ad armi pari con noi è dietro», afferma il vice premier Luigi Di Maio da Varsavia, complimentandosi anche per il risultato a Castelvetrano. Dal mini-test elettorale emergono dunque spunti politici interessanti, utili ai partiti anche per le europee del 26 maggio. Complessivamente sono 34 i comuni andati al voto, con un affluenza del 58,42% per poco più di 250mila votanti su mezzo milione di aventi diritto. Nei sette comuni con più di 15mila abitanti solo Bagheria e Aci Castello (Ct) eleggono il sindaco al primo turno, avendo superato la soglia del 40%.

TUTTI I RISULTATI E I SINDACI ELETTI

Nonostante l’invasione della piazza per ascoltare il comizio di Matteo Salvini, a Bagheria vince il «patto civico» tra centristi e Pd, con Filippo Maria Tripoli che raggiunge il 46,40%, staccando di 15 punti Gino Di Stefano, appoggiato dal centrodestra e dalla Lega; la lista di Salvini però si consola ottenendo l’8,44%, facendo sentire il fiato sul collo ai “cugini» del M5s che ottengono il 9,56% con un calo di consensi rispetto a cinque anni fa, tant’è che perdono la guida del Comune (Patrizio Cinque sindaco uscente) con la candidata Romina Aiello che si ferma all’11,36%. Ad Aci Castello il nuovo sindaco è Camillo Scandurra (53,74%), appoggiato da liste civiche, tra cui quella del Pd.

M5s in caduta libera a Gela, dove alle passate elezioni aveva sbaragliato la roccaforte “rossa” stravincendo con Domenico Messinese, buttato fuori dal movimento qualche mese dopo: il candidato grillino, Simone Morgana, è solo quarto con la lista al 9,64%: vanno al ballottaggio Lucio Greco (36,28%), candidato del ‘patto civicò tra Pd e Fi, e Giuseppe Spata (30,57%), sostenuto dalla Lega, la cui lista si attesta sull’8,6%.

A Mazara del Vallo la sfida al ballottaggio sarà tra Salvatore Quinci sostenuto da Liste civiche (31,37%) e il leghista Giorgio Randazzo (24,34%), a Caltanissetta tra il candidato del centrodestra Michele Giarratana (37,37%) e Roberto Gambino (20%) del M5s, a Monreale (Pa) tra Alberto Arcidiacono (24,12%) sostenuto da pezzi di centrodestra e Piero Capizzi (24%) che ha anche il sostegno del Pd. A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa e cittadina del latitante Matteo Messina Denaro, vanno al secondo turno il civico Calogero martire (30%) e il 5stelle Enzo Alfano (28%), con la lista dei grillini che raggiunge il risultato più alto in assoluto nei comuni al voto: 24,46%. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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