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Augusta, rubavano carburante e lo rivendevano sottocosto: arrestate 16 persone

Di Redazione |

RAGUSA – La polizia di Ragusa ha disarticolato una banda specializzata di ricettatori e contrabbandieri di carburante rubato a società che commercializzano prodotti petroliferi e venduto sottocosto, grazie alla complicità di autisti di autocisterne di una ditta di trasporto estranea alla vicenda.

Agenti della squadra mobile di Ragusa, che hanno svolto le indagini avvalendosi di pedinamenti e intercettazioni, hanno arrestato 16 persone, 15 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare e una in flagranza nel ‘punto vendita’ abusivo realizzato a Augusta (Siracusa).

Denunciati per ricettazione 65 ‘clienti’ che acquistavano il carburanti in nero. I circa duemilioni di litri rubati in due anni hanno creato un danno di quasi 3 milioni di euro alle società vittime del furto, costrette a dover alzare i prezzi al pubblico per compensare le perdite.

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Sottoposti a sequestro preventivo due aziende, migliaia di euro e quasi 1.000 litri di gasolio.

Le complesse indagini della Squadra Mobile di Ragusa hanno avuto inizio dalla denuncia dell’amministratore delegato di un’impresa della provincia iblea che commercializza all’ingrosso prodotti petroliferi. Il socio, nonché amministratore dell’azienda, denunciava il furto di oltre 1 milioni di litri di carburante annui; ammanchi questi, che non gli permettevano di poter mai contenere il prezzo del carburante nelle centinaia di distributori da lui controllati, anche favore dei clienti; nel contempo, lo costringeva a licenziare alcuni dipendenti a causa dei danni subiti.

I primi appostamenti fatti presso i vari distributori di carburante non evidenziavano inizialmente nulla di anomalo; si attenzionavano le autobotti, temendo che gli autisti potessero deviare il percorso di ordinaria consegna prestabilito, scaricando invece illecitamente parte del carburante. Anche in questo caso non emergeva a prima vista alcuna anomalia. Ancora a seguire si è pensato di verificare presso le raffinerie, ma in tali enti, i controlli apparivano sufficientemente regimentati e quindi veniva scartata questa ulteriore ipotesi.

Ma dopo ulteriori settimane di appostamenti e pedinamenti veniva ottenuto un primo riscontro investigativo: nel territorio di Modica e Scicli, uno degli autisti monitorati, scaricava illecitamente del carburante presso un’azienda che non aveva effettuato alcun ordine. Questo sistema criminale sembrava infallibile, i ladri riuscivano a rubare e poi a rivendere senza farsi scoprire sia dall’azienda proprietaria e fornitrice del carburante che da quella incaricata del solo trasporto dalle raffinerie ai distributori al minuto.

Lo studio del fenomeno permetteva di appurare che nell’ordinario i passaggi legittimi necessari per rifornire di carburante i distributori finali:

1. LA DITTA INCARICATA DEI TRASPORTI SI RECA CON AUTOBOTTE IN RAFFINERIA;

2. L ’AUTOBOTTE CARICA IL PRODOTTO UNA PRIMA VOLTA E VA A SCARICARE NEI PUNTI VENDITA (DISTRIBUORI);

3. L ’AUTOBOTTE FA RIENTRO IN RAFFINERIA PIU’ VOLTE AL GIORNO PER POI RIPETERE LE OPERAZIONI DI DISTRIBUZIONE.

Solo durante queste fasi i ladri potevano intervenire; bisognava, quindi, comprovare dove e come gli stessi venivano ad operare sulle autobotti svuotandole di parte del carico.

La Procura della Repubblica di Ragusa, considerati i primi riscontri, autorizzava la registrazione video dei movimenti effettuati direttamente all’interno delle cabine delle autocisterne adibite al trasporto carburante e/o sul perimetro nelle parti del mezzo dove risultano installati i bocchettoni per il rifornimento. Si riscontrava che alcuni autisti si erano accorti delle telecamere, vanificando gli sforzi di indagine. Ma la Squadra Mobile di Ragusa ha richiedere un ulteriore affinamento delle tecniche investigative venendo autorizzate anche le intercettazioni telefoniche ed ambientali.

Pedinati elettronicamente, i diversi autisti che partivano dalle zone del ragusano, erano soliti portarsi, subito dopo aver fatto rifornimento alle raffinerie di Augusta, presso una grande officina di TIR, denominata proprio “Tir Service” di proprietà di Bellistri e Cacciola; nello stesso piazzale vi era anche collocato un autolavaggio denominato “autolavaggio industriale” di proprietà dei fratelli Castrogiovanni, tutti oggi tratti in arresto.

Nasceva conseguentemente l’esigenza investigativa di installare in tali siti, ulteriori sistemi di videoripresa che potessero certificare le attività consumate all’interno della “Tir Service”. Dopo i primi giorni di osservazione elettronica, si apprendeva che all’interno dell’azienda di manutenzione camion veniva perpetrato il furto dalle autobotti e la ricettazione ad altre decine di acquirenti, molti dei quali noti professionisti della zona di Augusta così come tanti insospettabili. Gli autisti delle autobotti, dipendenti di una delle aziende specializzate in trasporto carburanti, dopo aver rifornito la cisterna presso la raffineria, si spostavano alla “Tir Service” e/o presso “l’autolavaggio industriale” per camion, entrambi presenti nello stesso sito ad Augusta in c.da Ogliastro. Una volta giunti presso queste due aziende, mettevano in opera una serie di accorgimenti illeciti; ad esempio scaricavano il carburante che avevano all’interno dei serbatoi dello stesso camion, ovvero quelli che servono per alimentare il motore della motrice (i serbatoi contengono fino a 2.000 litri, quindi un ammanco di 200 o 400 sono sempre giustificabili come maggiorazione consumi); altro sistema era quello di prelevare il carburante proprio dalle stesse cisterne, perché per i trasportatori di tali prodotti è normativamente accettata una tolleranza dovuta all’evaporazione ed all’aumento del volume in base alle temperature, quindi “giocando” su questa tolleranza riuscivano a sottrarre altre centinaia di litri all’insaputa dei commissionari del carburante e dei titolari delle aziende di trasporto.

L’operazione illecita veniva contestualmente commessa da più autisti aventi sede a Ragusa, avendo gli stessi costituito una compagine criminale di alto livello e più che rodata.

 

Invece i prezzi del carburante trafugato ed illecitamente ceduto, variavano da 0.70 ad 1 euro per poi rivendere il tutto ad un prezzo di poco superiore, conveniente per tutti anche per gli acquirenti finali, come detto, risultati essere insospettabili residenti nelle province di Ragusa e Siracusa. In altre occasioni sono stati trafugati anche ingenti metri cubi di gas, stipati in bombole e travasati con metodi pericolosissimi.

I diversi sistemi utilizzati sono stati ampiamente documentati dalle immagini di intercettazioni video fatte nei luoghi utilizzati per trafugare il carburante e rivenderlo. Dalle indagini durate 6 mesi circa, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli odierni 15 arrestati e di altri 65 soggetti che sono stati denunciati in stato di libertà in quanto responsabili “solo” dell’acquisto del carburante presso la “Tir Service” o “l’autolavaggio industriale”. In pratica i clienti dei ricettatori, seppur rispondano anche loro del reato di ricettazione che prevede una pena che va dai 2 agli 8 anni, avendo avuto un ruolo meno grave degli organizzatori del sistema “Free Fuel”, sono stati denunciati in stato di libertà.

Gli acquirenti denunciati sono quasi tutti residenti nel siracusano e costituiscono un gruppo eterogeno, in quanto comprendenti un po’ tutte le classi sociali, molti dei quali insospettabili.

ECCO GLI ARRESTATI

AGOSTA Salvatore, nato a Modica il 23.01.1972;

BELLISTRI Luca, nato a Augusta (SR) in data 30.05.1977;

CACCIOLA Sebastiano, nato a Catania in data 27.01.1971;

CAPPUCCIO Giuseppe, chiamato Pino, nato a Augusta in data 19.06.1963;

CASTROGIOVANNI Ivan, nato a Siracusa in data 06.07.1991;

CASTROGIOVANNI Marco nato a Siracusa il 15/08/1974;

CUDDÈ Giovanni, nato a Caltagirone in data 11.01.1978;

IACONO Claudio, nato a Floridia in data 26.10.1957;

IEMMOLO Michele, nato a Modica in data 24.11.1955;

NOVELLO Michele, nato a Caltagirone (CT) in data 05.04.1976;

PUPILLO Daniele, nato a Siracusa il 27.08.1985;

RINALDI Saverio, nato a Siracusa il 05.09.1964;

SARACENO Antonino, nato ad Augusta (SR) il 03.11.1976;

SPADARO Salvatore, nato a Messina in data 3.12.1970;

VENUTO Andrea, nato a Augusta in data 18.02.1994.

CARNEVALE Fabio, nato a Siracusa il 05.06.1984COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA