Un club di Serie D vince il derby in trasferta, la squadra rientra e i tifosi fanno festa allo stadio. Non un gruppetto di affezionati, ma 500 sostenitori. Acireale disputa il campionato di Serie D, ha appena superato una crisi economica e di risultati che l’anno passato aveva fatto temere il peggio. Si è, per mesi, in pratica autogestita ma aveva a capo un allenatore come Piero Infantino che ha polso fermo, esperienza, e un grande cuore granata, essendo stato giocatore negli anni della Serie C1 gestiti con un vigore e un entusiasmo di rara intensità. Infantino riuscì a compattare tutte le componenti, conquistando sul campo risultati eccellenti a costo di sacrifici personali notevolissimi.

Adesso l’Acireale si è data un’organizzazione differente, ha ricostruito squadra, ha ottenuto ottimi risultati, come l’ultimo, a Messina. Un derby vinto facilmente, ironia della sorte, contro i giallorossi allenati da Infantino che, intanto, aveva cambiato panchina. Per farla breve, al ritorno dalla trasferta di Messina, i granata hanno trovato i tifosi al Tupparello. In 500 hanno festeggiato il successo e con orgoglio hanno rivendicato tutto l’affetto per i colori di un club che ha scritto la storia del calcio isolano.

Nell’edizione in edicola, raccontiamo con Gaetano Rizzo, una magnifica serata di calcio e di festa. Un episodio che riporta meritatamente Acireale in copertina (e anche nella prima pagina del nostro giornale).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA