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Caltagirone, ritardi nel pagamento del pocket money e devastano un centro di prima accoglienza

Di Fabio Russello |

Niente Pocket money e devastano il centro di prima accoglienza a Caltagirone. I Carabinieri hanno arrestato un 18enne e un 19enne provenienti rispettivamente dalla Guinea e dal Mali, e denunciato cinque minorenni, originari della Guinea, del Mali e del Gambia, dell’età compresa tra 16 e 17 anni, tutti ritenuti responsabili di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e alle persone, lesioni personali e danneggiamento.

I fatti sono accaduti nella tarda mattinata di ieri quando il gruppo al fine di ottenere immediatamente il “Pocket Money”, non hanno esitato a sradicare dai muri alcuni estintori iniziando a distruggere i suppellettili presenti nel Centro di Prima Accoglienza calatino.

Le operatrici presenti nella struttura, nel tentativo di calmare gli animi, sono state aggredite, minacciate con dei cocci di bottiglia ed obbligate a non lasciare i locali del centro. Solo l’intervento in forze dei carabinieri, avvisati da un’altra operatrice tramite 112, ha consentito la liberazione degli ostaggi e l’arresto, dopo una colluttazione, dei due vandali con il contestuale ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno della struttura.

Le due operatrici aggredite sono state medicate all’Ospedale di Caltagirone dove sono state riscontrate affette da “distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo” con prognosi di una decina di giorni.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti nel carcere di Caltagirone.

Il pocket money è la piccola somma di denaro che viene versata ai richiedenti asilo e che, a seconda dei territori e dei progetti, varia a un euro e mezzo a due euro e mezzo al giorno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA