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Operazione Locu, si stringe il cerchio sull’unico irreperibile

Santo Tomaselli, invece, va ai domiciliari.

Di Laura Distefano |

Manca ancora all’appello Domenico Querulo, il numero 2 del gruppo criminale del clan Cappello decapitato martedì nell’ambito dell’operazione “Locu”. Il nipote del boss ergastolano dei carateddi Orazio Privitera, ‘pilu russu’, è indagato per associazione mafiosa e droga. Nell’organigramma del clan sarebbe stato “sotto” solo a Rocco Ferrara, a cui l’ordinanza è stata recapitata in carcere. Ferrara infatti è stato arrestato a ottobre 2022 dopo la condanna per tentato omicidio nell’ambito della sparatoria dell’8 agosto 2020. In corso l’appello.

“Domenico da zà Lina”, soprannome di Querulo, si è reso irreperibile, ma gli investigatori della squadra mobile sono certi che il suo arresto è solo questione di ore. Ieri intanto si sono chiusi gli interrogatori di garanzia davanti alla gip Simona Ragazzi. Nella maggior parte dei casi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La gip ha accolto però l’istanza di sostituzione della misura nei confronti di Santo Tomaselli, 72 anni, avanzata dal suo difensore, l’avvocato Eugenio De Luca. Da ieri infatti Tomaselli, papà del capo-piazza Nicola, è tornato in casa dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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