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Palermo, il “giallo” dell’acqua: per l’Amap non è potabile, per il Comune sì

Di Redazione |

La nota dell’azienda comunale che comunica alla città il divieto di uso a fini umani dell’acqua in molte zone di Palermo, per la presenza di sostanze pericolose, è del pomeriggio. E finisce all’istante su tutti i siti, già colmi di notizie non proprio rassicuranti sull’emergenza Coronavirus. Ma che qualcosa non quadri si coglie leggendo bene le ultime righe dell’ordinanza sindacale allegata in cui si fa cenno a nuove analisi che accerterebbero, invece, la buona qualità dell’acqua.

A chiarire il giallo in serata è una nota del Comune con tanto di dura reprimenda del sindaco Leoluca Orlando sull’allarme ingiustificato diffuso dalla municipalizzata che gestisce il servizio idrico. Le analisi che hanno spinto a disporre il divieto sono del 25 febbraio e sono state fatte dall’Asp che ha chiesto l’emissione del divieto di uso, adottata però solo oggi, cioè a 9 giorni dagli accertamenti. Nel frattempo, però, nuovi controlli sono stati eseguiti dall’Amap che avrebbe sanificato l’acqua, ora tornata potabile. L’Asp, però, ritiene affidabili solo i dati in suo possesso e, non avendo potuto rifare le analisi, ha chiesto al sindaco di emettere la misura che, nel giro di poche ore, è stata ritirata dallo stesso Orlando.

Un pasticcio grave, nella comunicazione e nella gestione, stigmatizzato anche dal primo cittadino di Palermo. “Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del Paese è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi di alcun genere», dice. «Mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione». conclude. Mentre l’opposizione attacca. Dice il consigliere Fabrizio Ferrandelli attacca: «il sindaco non ha più le redini della città».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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