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Rifiuti, chiusa la discarica di Bellolampo: effetto domino su tutta l’Isola

Di Redazione |

PALERMO – Chiusa la discarica di Bellolampo, l’impianto in cui vengono conferiti i rifiuti della città di Palermo. La sesta vasca è piena e per continuare a smaltire la spazzatura servirebbe una autorizzazione che consenta l’uso almeno temporaneo della discarica. In queste ore si è assistito ad un rimpallo di competenze tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Regione e commissario per l’emergenza rifiuti Nello Musumeci, perché le norme non chiarirebbero a chi spetta il sì per continuare a conferire.

Palermo potrebbe, dunque vivere l’ennesima emergenza anche se l’altra notte i compattatori hanno regolarmente conferito nella discarica di Bellolampo. Dalla prossima notte, se non interviene la regione i compattatori rischiano di rimanere carichi fuori dall’impianto con la ricaduta a cascata sul servizio di raccolta in tutta la città.

Se Palermo dovesse andare in emergenza l’effetto domino non risparmierebbe nessuno. «La responsabilità va attribuita alla Regione, che è competente per tutti gli impianti presenti nell’Isola. Se così non fosse non avrebbe adottato, negli anni, ordinanze che autorizzavano decine di comuni della città metropolitana di Palermo a conferire tonnellate di immondizia a Bellolampo», dice il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino.

«Musumeci da otto mesi è anche commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. Appena due giorni fa – aggiunge Trizzino – ha dichiarato che non intende chiedere la proroga dei poteri speciali, lo attendiamo al varco. Vedremo se sarà capace di gestire il caos, che rischia di trasformare Palermo in una discarica a cielo aperto. Finora registriamo solo confusione, slogan e annunci, come l’invio all’estero della spazzatura prodotta in Sicilia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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