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M5S, Cinque è l’anti-Antoci: ecco tutti i candidati nella lista delle Isole

L'ex sindaco di Bagheria vince le "primarie" online. In lizza tre donne (Di Prima, Farruggia e Montaudo) e il consigliere palermitano Randazzo oltre al sardo Porcu. Bassa l'affluenza: appena il 14,8%

Di Mario Barresi |

Per gli attivisti siciliani (e sardi) è Patrizio Cinque è il più accreditato competitor di Giuseppe Antoci, capolista «campione dell’antimafia» scelto da Giuseppe Conte che gli ha affiancato la sarda Cinzio Pilo, manager del sociale molto vicina alla governatrice Alessandra Todde. L’ex sindaco di Bagheria, 38 anni, ha infatti stravinto la consultazione online che s’è conclusa alle 22. Con 842 voti, la sua è risultata infatti la prima fra le 14 “proposte di autocandidatura” che, dopo aver superato il primo turno, si sono confrontate nelle ultime 24 ore. A dire il vero l’affluenza dell’elettorato pentastellato su SkyVote, che ha sostituito la piattaforma Rousseau, non è delle più entusiasmanti: appena il 14,85% degli aventi diritto siciliani e sardi ha espresso una preferenza, 23.744 votanti su 159.908 iscritti.

I sei vincitori delle “primarie” grilline

Dietro Cinque, iscritto dal 2010, si piazza un’altra grillina doc: Antonella Di Prima (610) voti, 44 anni, originaria di Sciacca, ma da qualche tempo trasferita a Siracusa per ragioni di lavoro (fa l’ingegnere chimico), altre volte in lizza per entrare in lista. Al terzo posto, con 576 preferenza, un’altra donna: Virginia Farruggia, 46enne consigliera comunale a Gela, molto stimata dal concittadino Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del M5S. Il secondo sardo occupa la quarta piazza: Marco Porcu, operatore turistico 45enne, cavalcando l’onda lunga della regionali, sarà però un altro concorrente insidioso per gli aspiranti siciliani. 

A seguire, con 552 “like” degli attivisti, c’è un altro consigliere comunale: il palermitano Antonino Randazzo, battagliero capogruppo 5stelle a Palazzo delle Aquile, che adesso proverà il grande salto per Bruxelles. L’ultimo posto al sole, fra gli otto nomi del M5S nel collegio Isole, è per un’altra attivista: l’avvocata catanese Matilde Montaudo, funzionaria all’Università, 52 anni, più volte in campo alle “primarie” grilline, che stavolta è riuscita a capitalizzare la stima sotto il Vulcano.

I delusi: la corsa per Bruxelles si ferma qui

Non ce l’hanno fatta gli altri otto aspiranti candidati. La prima dei non eletti è Rosa Conti, 45 anni, nativa di Augusta e oggi docente al liceo scientifico “Galilei” di Catania; per lei 471 preferenze. Bocciati anche i due che, alla vigilia, sembravano fra i favoriti. Si ferma a quota 435 l’ex capogruppo all’Ars, Giovanni Di Caro, non rieletto nel 2022 nella lista ad Agrigento dopo il primo mandato. Subito dopo di lui si piazza, con 394 voti, il ragusano Federico Piccitto, primo sindaco grillino in Sicilia nel 2013. A seguire tutti gli altri: la commercialista sarda, ma di chiare origini siciliane, Maria Rosaria Calascibetta (331 voti), il docente universitario palermitano Marco Trapanese (319), la “contiana” avolese, esperta di marketing e formazione, Manuela D’Agata (214), la giovane ma titolatissima messinese Marzia Genovese (205 preferenze), ricercatrice di Diritto europeo a Bologna, e lo storico attivista trapanese Domenico Maiuri (164). Per tutti loro la corsa verso Bruxelles, a meno di colpi di scena, si ferma qui.

La rivincita di Cinque e la sfida interna

Ecco dunque i sei in corsa, dopo i battistrada Antoci e Pilo, per un euro-scranno. Che, incrociando i dati delle Politiche 2022 in Sicilia con gli ultimi sondaggi, nella circoscrizione Isole potrebbe anche raddoppiare. Quindi la sfida interna, con in pole position l’ex presidente del Parco dei Nebrodi scampato a un attentato, si fa molto interessante. A maggior ragione dopo la rivincita, morale prima ancora che politica, che è riuscito a prendersi Cinque. Grillino della prima ora, era stato platealmente messo da parte da Luigi Di Maio, imbarazzato dopo il coinvolgimento del sindaco di Bagheria in un’inchiesta per turbativa d’asta dalla quale è uscito del tutto pulito. Adesso, dopo aver saltato più di un giro, si ripropone dalla porta principale, forte anche del sostegno di molti big regionali del movimento. A partire da Luigi Sunseri, presidente della commissione Affari Ue all’Ars, che l’ha voluto come suo collaboratore.

Sarà Cinque l’anti-Antoci a cui guarderanno gli attivisti siciliani più integralisti, al di là del forte imprimatur di Conte sulla corsa dell’ex dirigente del Pd e della sarda Pilo. In palio c’è un posto. O forse due.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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