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Regione, ecco la manovra di Bilancio: chi ha vinto e chi ha perso

Dimezzati i 100 milioni alle imprese che assumono. Contributi, il Turismo fa la parte del leone. Appello delle colombe di Dc e Lega alle opposizioni: «Lavoriamo assieme in Aula». Col “tesoretto” di 50 milioni aggiuntivi

Di Mario Barresi |

Mario BarresiAdesso che il testo ufficiale della manovra regionale, dopo le tempestose nottate in commissione Bilancio, è arrivato all’Ars, si può capire chi ha vinto e chi ha perso tracciando la griglia di partenza della maratona a Sala d’Ercole che dovrebbe partire giovedì.

Le colombe al lavoro

Nel frattempo le colombe del centrodestra provano a svolazzare ammiccanti sul fronte delle opposizioni che stavolta sembra granitico nell’obiettivo di far saltare il banco del governo Schifani: rimandare l’approvazione delle leggi di bilancio a dopo la dead line fissata dall’assessore Marco Falcone, ovvero il 31 dicembre. Dopo il capogruppo della Dc, Carmelo Pace, ieri è toccato al leghista Vincenzo Figuccia porgere il ramoscello d’ulivo per «avviare un dialogo costruttivo per rispondere efficacemente ai bisogni della Sicilia». Messaggio in codice per M5S, Pd e Cateno De Luca: c’è un “tesoretto”, stimato in quasi 50 milioni, aggiuntivo rispetto alle poste ipotizzate in commissione, per finanziare anche proposte delle opposizioni.

Le 53 pagine

Partiamo dalle (poche) certezze, cioè dalle 53 pagine trasmesse a Palazzo dei Normanni. Nel ddl sulla legge di stabilità regionale c’è una prima brutta sorpresa per Renato Schifani, che punta molto sulle “misure di sostegno per l’occupazione”. Spulciando l’articolo 13 si scopre che i 100 milioni annunciati dal governo per le aziende si sono dimezzati nel passaggio in commissione. La copertura finanziaria dell’intervento, infatti, ammonta a 50 milioni per ciascuno degli esercizi finanziari del triennio 2024/26. Resta immutato il meccanismo: fino a 30mila euro di contributo alle aziende in tre anni per ciascun lavoratore, nuovo assunto o con trasformazione di contratto da tempo determinato a indeterminato. Il bonus assunzioni aumenta di altri 10mila euro a per l’assunzione di altre categorie come gli italiani provenienti da imprese operanti all’estero, gli over 50, le donne e i lavoratori fra 18 e 59 anni privi dei requisiti per accedere all’assegno di inclusione.

La verità nelle tabelle

Ma è dalle tabelle allegate che si scoprono le verità (più o meno nascoste) della nuova finanziaria regionale. Una serie di contributi a enti ed eventi. Qui l’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, guidato dalla meloniana Elvira Amata, fa la parte del leone. Da gestire, infatti, ci saranno 4 milioni per «spese ditrette ad incrementare il movimento turistico verso la regione e il turismo interno»; in più oltre 4,5 milioni (capitolo triplicato rispetto al 2023) del Fondo regionale per il cinema, da destinare alle società di produzione che gireranno in Sicilia, più 485mila euro per «la realizzazione, nel territorio regionale, di festival cinematografici di alto livello, rassegne, circuiti, premi, seminari e convegni» e altri 485mila per la sede distaccata di Palermo della Scuola nazionale di Cinema. Il Furs (Fondo unico regionale per lo Spettacolo) ammonta a 6,5 milioni per associazioni e fondazioni private più altri 2,4 per gli enti culturali pubblici. Al netto dei contributi singoli: 8,2 milioni vanno alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e altri 7,5 milioni al Teatro Massimo di Palermo; ben 14,2 milioni al Teatro Bellini di Catania, altri 2,5 allo Stabile etneo; 4,8 milioni al Teatro di Messina; 2,8 al Biondo di Palermo; 245mila euro al Teatro Pirandello di Agrigento; 725mila all’Inda di Siracusa; 562mila al Brass Group di Palermo; 1,3 milioni a Taormina Arte; 436.500 alle Orestiadi di Gibellina; 1 milione a Taormina Arte da distribuire in parti uguali a Taobuk e Festival del Cinema; 200mila euro all’Ente Luglio Musicale Trapanese. E ancora: 6,6 milioni di fondo speciale per il «potenziamento delle attività sportive isolane», 3 milioni per finanziare i voucher per l’iscrizione di bambini e ragazzi, dai 6 ai 16 anni, a corsi sportivi, 1,2 milioni per i contributi alle società sportive, con altri 485mila per spese di trasferta dei club di serie A e serie B nelle varie discipline e 465mila euro all’Autodromo di Pergusa.

Gli altri contributi

Altri contributi extra Turismo in ordine sparso: raddoppiati (da 1,5 milioni a 3 milioni) gli interventi finanziari a favore dell’aeroporto di Trapani, con contributi anche per Comiso e Lampedusa. All’Istituto per ciechi “Opere riunite Florio e Salamone” di Palermo vanno quasi 1,4 milioni; appena 165mila , invece, per l’omologo catanese “Ardizzone Gioeni”; 500mila euro di fondi straordinari al Comune di Misterbianco per “Didacta”; 985mila euro per la «conduzione di vivai di viti americane e di piante fruttifere»;Dettaglio fra le righe della tabella magica: per le «iniziative per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere» delle amministrazioni locali sono previsti 8.350,77 euro. Perché la lotta ai femminicidi non porta voti. Anche se, a onor del vero, per il finanziamento dei centri antiviolenza ci sono 1,4 milioni. Azzerato, invece, il contributo (242.500 euro nel 2023) per l’acquisto di parrucche quale «presidio necessario» per le donne sottoposte a chemioterapia. Altre figlie di un dio minore, nella manovra regionale che “finanzia” la campagna elettorale del centrodestra siciliano per le Europee 2024.

m.barresi@lasicilia.it

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