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«Facciamo bandi ma chi li vince qui non viene»

Di Redazione |

Ragusa – Le tante domande della sanità, tra concorsi mai sbloccati e contratto nazionale da rinnovare mentre negli ospedali italiani i problemi sono tanti. Questo il fulcro del confronto all’Ordine dei Medici con il sottosegretario alla Salute Davide Faraone. Tante domande, tante critiche, tanti suggerimenti ma anche tante risposte. Non tutte, in verità, ma, dice il sottosegretario, arriveranno presto. Come nel caso dello sblocco, attesissimo, dei concorsi che dovrebbero dare quella stabilità chiesta al governo anche dai parlamentari presenti, Digiacomo, Dipasquale, Padua e dal rappresentante dei giovani medici, D’Asta.

Ma non è sempre facile effettuare le sostituzioni necessarie nella sanità. Anche in quella iblea, come ha ribadito, intervenendo a fine dibattito, il manager Asp, Maurizio Aricò: “Purtroppo l’azienda ha grandi difficoltà a reclutare specialisti. Aspettiamo con ansia che la buona politica porti a termine la rete ospedaliera e questo permetterà lo sblocco dei tempi indeterminati. Noi continuiamo a fare bandi per reclutare i professionisti che ci servono ma non li troviamo. Di recente abbiamo fatto un bando per uno specialista da immettere in servizio. In cinque erano idonei ma quattro non si sono presentati quando li abbiamo chiamati per firmare il contratto e dare il camice, il quinto non era più interessato. Stessa cosa è accaduta per gli anestesisti o per altre figure che cerchiamo secondo le necessità”.

L’incontro ha visto vari interventi dopo le parole del presidente dell’Ordine, Salvatore D’Amanti, che ha ricordato “la necessità di ascoltare chi quotidianamente lavora negli ospedali”.

E a parlare con il sottosegretario sono stati numerosi medici e sindacalisti. Per il rappresentante dei medici di famiglia, dott. Licitra, è necessaria la stabilizzazione dei colleghi ospedalieri in modo da potenziare gli organici e ridurre le liste d’attesa e le code al pronto soccorso. Il dott. Tumino, in rappresentanza dei dentisti, ha chiesto di mettere un freno, a livello nazionale, alla pubblicità ingannevole, questione su cui, ha poi risposto Faraone, il governo sta già lavorando. Per il dott. Genovese, rappresentante dei pediatri sono necessarie figure specialistiche, carenti in Sicilia. Inoltre sarebbe utile creare strutture pediatriche per evitare di migrare verso altre regioni.

Suggerimenti per migliorare la sanità pubblica sono arrivati anche dal primario La Greca, da poco in servizio in pediatria a Vittoria, dal dott. Bentivegna in rappresentanza degli specialisti ambulatoriali, dal dott. Battaglia in rappresentanza dei biologi extraospedalieri, da Scribano per il collegio delle ostetriche. Duro il dott. Storaci per i medici ospedalieri che ha chiesto maggiore distensione dei rapporti con la direzione dell’Asp iblea, alla luce delle scelte operate nella redazione del piano sanitario provinciale.

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