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Siracusa, condotta idrica alla Borgata: i soldi sono arrivati. Ora tocca al Comune affidare in fretta i lavori

L'opera permetterebbe di eliminare i continui guasti che caratterizzano il rione e le zone limitrofe

Di Massimiliano Torneo |

I soldi sono arrivati, adesso non c’è tempo da perdere. Entro fine anno potrebbe essere realizzata la conduttura idrica tra via Mosco e via Trapani che permetterebbe di eliminare i continui guasti che caratterizzano il rione della Borgata e le zone limitrofe. Si tratta di 260mila euro, il progetto è già nella disponibilità del Comune.

Ne abbiamo scritto in passato, adesso la delibera Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), con le anticipazioni del ministero delle Infrastrutture è in Gazzetta ufficiale. Si tratta di somme che, formalmente, sono indirizzate all’Ati (Assemblea territoriale idrica), che per statuto è l’ente gestore delle risorse idriche, ma nonostante l’ottimo lavoro del commissario Giorgio Azzarello, da quando la palla è tornata alla politica alcuni passaggi burocratici non la rendono ancora operativa: perciò il Comune deve far transitare le somme nelle proprie casse.

Come? I tecnici hanno studiato una convenzione, che questa settimana dovrà ottenere il suggello del voto di giunta. A quel punto i soldi saranno nelle casse del Comune. Che potrà affidare subito questi lavori, probabilmente alla stessa Siam (il progetto fu redatto dal gestore attuale del servizio). Le buone notizie non finiscono qui.

I progetti finanziati sono in tutto tre. Solo che gli altri due, i cui fondi passeranno anch’essi dalla convenzione votata in giunta questa settimana, dovranno essere aggiornati. E perciò prima della realizzazione sarà necessario affidare l’intervento di ingegneria per l’adeguamento tecnico. Per via Mosco-via Trapani questo problema non c’è. È immediatamente cantierabile. E speriamo sia finalmente la volta buona. Benché importante, si tratta comunque di un piccolo intervento.

In questi giorni rilanciata da testate nazionali, è tornata a farsi largo la notizia contenuta nel dossier Istat dello scorso marzo (La Sicilia ne ha scritto allora): Siracusa ha la più alta perdita idrica in Italia (67,6%). Per intercettare somme e finanziare progetti è determinante che Ati concluda il suo iter di costituzione: decisivi i ritardi di due Comuni nel voto allo statuto e al Piano d’ambito, Carlentini e Melilli.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA