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VEGANESIMO

Oggi è il Veg Day, la giornata mondiale che celebra lo stile di vita di chi dice no ai cibi di origine animale

Di Redazione |

Uno stile di vita «che può essere praticato non solo facilmente, ma soprattutto senza la necessità di causare sofferenza agli animali per il cibo e vestiti». È questo per la Vegan Society, che ne è l’ideatrice, il veganesimo, la cui giornata mondiale che si celebra domani, primo novembre, in diversi Paesi del mondo. La giornata ha come obiettivo lo scambio di idee con persone che la pensano allo stesso modo, l’intento di "onorare il veganesimo", ma punta anche al dialogo attivo con onnivori o vegetariani (che a differenza dei vegani consumano anche latticini e uova) sulle loro abitudini di consumo e sui vantaggi di un’alimentazione puramente vegetale.

L'appuntamento dedicato al veganismo ha avuto origine in Inghilterra nel 1994, quando l’attivista vegana per i diritti degli animali, Louise Wallis, cercava una situazione adatta per celebrare il 50° anniversario della Vegan Society. Wallis ha fissato il 1° novembre come data, poiché cade esattamente tra il 31 ottobre, che è Halloween, e il giorno messicano 'el dia de los muertos', che cade il 2 novembre. Dal 1° novembre 1994, la giornata mondiale del veganesimo ha così offerto ai vegani di tutto il mondo «un’occasione di benvenuto per celebrare e promuovere ulteriormente questo stile di vita con tutti i suoi aspetti positivi».

Secondo i più recenti dati Eurispes, Il 5,4% degli italiani, circa uno su venti, dichiara di aver intrapreso la scelta vegetariana. Questo dato – leggermente al di sotto della media degli ultimi 9 anni, dal 2014 al 2022 (5,9%) – mostra un lieve calo rispetto allo scorso anno (-0,4%). A questi, si aggiungono un 9,7% di persone che pur non essendolo più, vantano un passato da vegetariane. Mentre l’1,3% si dichiara vegan.

I prodotti a loro dedicati, conseguentemente, si stimano in crescita, anche per la curiosità di chi vuole solo sperimentare. Un’onda montante, non più solo a misura di animalisti. In Italia vegetariani e vegani sono infatti il 9% circa dei consumatori. Su Uber Eats nel 2021 gli ordinativi vegani sono cresciuti del 165% rispetto all’anno precedente ed è l’hamburger veg il piatto più consegnato.Gli studi scientifici confermano, d’altra parte, sempre più che un’alimentazione povera di carne potrebbe avere un effetto protettivo per la salute, ad esempio proteggere dal cancro. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista BMC Medicine nel febbraio scorso, che fissava il massimo consumo di carne a settimana in cinque porzioni. Il dibattito resta sempre aperto, però, per quanto riguarda l’alimentazione vegana nei bambini.

Da un lato, per la scienza, un’alimentazione a base prevalentemente vegetale può avere un effetto positivo nel contrasto a obesità, sovrappeso,malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, e ha un minor impatto ambientale, ma le società scientifiche avvertono che occorre fare estrema attenzione al fai -da-te, coinvolgendo nella scelta il proprio pediatra e discutendone con lui.

Vi sono infatti come spiega un approfondimento sul sito di Uppa, una rivista dedicata alla pediatria, in particolare alcuni nutrienti critici a cui va prestata attenzione, in particolar modo oltre alla vitamina B12, ferro, zinco, calcio e omega3.

Da stile alimentare salutista e scelto inizialmente quasi come "moda" anche da alcune celebrities, la cucina vegana è invece diventata sempre più di tendenza anche nel mondo della ristorazione. In ristoranti come Il Noma di Copenaghen, tra i migliori al mondo, il meno vegano e vegetariano è offerto per sei mesi l’anno. Dal 1996, invece, Joia, guidato dallo Chef Pietro Leemann, è il primo ristorante vegetariano europeo a ricevere la stella Michelin.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA