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Il trattamento della ipertrofia prostatica, tecnica mini-invasiva al Garibaldi Nesima

Di Redazione |

Tra le numerose innovazioni introdotte di recente nei percorsi di assistenza e cura dell’Arnas Garibaldi di Catania, si distingue certamente il sistema Urolift, la nuova Tecnica mini-invasiva utilizzata dell’equipe operatoria di Mario Falsaperla, direttore dell’Uoc di Urologia del presidio di Nesima, nel trattamento della Ipertrofia prostatica.La cosiddetta Ipb, ossia l’ingrossamento della prostata, è un disturbo che oggi coinvolge oltre 660 milioni di uomini in tutto il mondo, con sintomi spesso particolarmente invalidanti.La prostata è una ghiandola che fa parte dell’apparato riproduttivo maschile e una delle sue funzioni principali è la produzione del liquido seminale. Ha le dimensioni all’incirca di una noce e circonda l’uretra, il canale che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo. Ingrossandosi, la prostata preme sull’uretra fino a chiuderla, causando fastidiosi sintomi urinari.Generalmente, i sintomi dell’iperplasia prostatica benigna riguardano: il bisogno frequente di urinare, di giorno e di notte; il flusso dell’urina, ridotto o lento; la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica; la difficoltà o il ritardo nell’avviare il flusso di urina; la sensazione di bisogno impellente di urinare; e il flusso di urina, che spesso si interrompe e riprende.L’Urolift è un approccio rivoluzionario al trattamento dell’Ipb, che consiste nel sollevare e allontanare il tessuto prostatico ingrossato in modo da impedire che prema sull’uretra, bloccandola. È l’unica procedura per l’Ipb che non necessita di trattamento farmacologico a lungo termine e inoltre a differenza delle altre procedure non prevede la resezione, il riscaldamento o l’asportazione del tessuto prostatico.Peraltro, le moderne Linee Guida Europee Eau 2021, supportate da oltre 25 pubblicazioni relative a studi clinici; dati clinici pubblicati relativi a 5 anni, raccomandano in maniera decisa proprio la tecnica Pul (Prostatic Urethral Lift) con Urolift, la quale comporta numerosi vantaggi, quali: un rapido sollievo dai sintomi, migliore rispetto a quanto documentato per i farmaci; un migliore profilo di rischio rispetto a quanto documentato per procedure chirurgiche come la resezione transuretrale della prostata; una buona conservazione della funzione sessuale; un ritorno alle normali attività in giorni anziché mesi; una migliore qualità della vita; un minor ricorso ai farmaci continuativi per il trattamento dell’IPB.La nuova tecnica è disponibile nel reparto diretto dal prof. Falsaperla dal gennaio scorso. Siffatta procedura effettuata in collaborazione con il dott. Mario Reggio, promotore della tecnica, ha garantito il trattamento di pazienti con un confort immediato e una ripresa della normale attività sociale e lavorativa in tempi rapidissimi, minimizzando i fastidi correlati alle tecniche ablative standard, da riservarsi comunque a casi selezionati in relazione alla valutazione pre-operatoria indispensabile nella scelta terapeutica.«L’alta specializzazione – afferma Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – passa dalla giusta attenzione verso la ricerca e la sperimentazione. In questa prospettiva, la nostra azienda non ha mai risparmiato alcuno sforzo».

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