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Obiettivi ambiziosi, un Consorzio che cresce

Attività extra didattiche e discipline che valorizzano il territorio. Un nuovo anno accademico attende il Cumo di Noto

Di Redazione |

Obiettivi ambiziosi, un Consorzio che cresce e dialoga con il territorio, attività extra didattiche e nuovi servizi, su tutti la prossima apertura della Casa dello Studente. Un nuovo anno accademico attende il Cumo di Noto: il Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale punto di riferimento per la formazione universitaria della Sicilia Orientale grazie a un’offerta che abbraccia discipline attuali e fortemente legate al territorio. Un nuovo slancio, da quattro anni a questa parte, grazie a una visione a lungo raggio voluta dal presidente del Cda Rosario Pignatello e alla stretta collaborazione con l’Università di Messina.

Sono 4 i corsi di laurea triennali proposti, tutti pienamente attivi: tre hanno già il terzo anno attivato e si preparano ad accogliere i primi laureati, l’ultimo, quello lanciato l’anno scorso in Scienze Gastronomiche, adesso abbraccia gli iscritti al secondo anno. A questo si aggiunge il corso di laurea magistrale in Psicologia e Neuroscienze Cognitive: la sede centrale di Palazzo Giavanti a Noto si riempie di giovani studentesse e studenti che vivono l’università, la città, in questo caso Noto, ma anche il territorio.

Del resto del Cumo fanno parte i 5 comuni della zona sud della provincia di Siracusa, dunque Noto, Avola, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, la Diocesi netina, la Banca di Credito cooperativo di Pachino e il Cenacolo Domenicano. E la visione, lo slancio voluto dall’attuale presidente del Cda Rosario Pignatello, con la stretta e preziosa collaborazione dell’amministratore delegato Paolo Patanè e la lungimirante presenza del direttore scientifico prof. Salvatore Cavallo, tiene conto di due principali linee di direzione: l’alta formazione per chi sceglie di studiare il Cumo e la possibilità di “restituire” al territorio giovani laureati che possano affrontarne le sfide del futuro. In quest’ottica vanno considerati, per esempio, gli ultimi due corsi di laurea triennale attivati: Scienze Gastronomiche e Beni Archeologici. Il primo una peculiarità per un territorio che offre vini pregiati e svariate doc, agrumi, olive da cui estrarre oli delicati e sopraffini, e tanto altro ancora che è difficile riassumere in poche righe. Il corso prevede attività di base, articolate in discipline matematiche, fisiche, chimiche e biologiche, affiancate ad attività caratterizzanti articolate in discipline della tecnologia alimentare, della sicurezza e della valutazione degli alimenti, economiche e giuridiche. Il piano di studi fornisce una visione ad ampio respiro degli alimenti di origine vegetale e animale, abbraccia nozioni economiche-giuridiche applicate alla filiera agroalimentare e, non ultimo, tiene in considerazione gli aspetti salutistici degli alimenti. Un ruolo preponderante nella formazione è costituito dalle attività svolte nei laboratori e presso le aziende, che si sono rese disponibili ad accogliere gli studenti per il tirocinio.

Quello in Beni Archeologici, invece, mira a formare laureati in grado di operare in tutti i settori che riguardano l’archeologia, dalle attività sul campo alla catalogazione e allo studio dei reperti, alla tutela, valorizzazione e promozione dei beni archeologici. Sono ormai caposaldo dell’offerta formativa del Cumo i due corsi di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (L24), che si propone di fornire le conoscenze e le competenze di base per la formazione della figura professionale di psicologo, con l’obiettivo di formare operatori in grado di promuovere lo sviluppo e il benessere all’interno dei diversi contesti educativi, sociali, istituzionali e clinici, contribuendo alla progettazione di interventi per il potenziamento dei fattori protettivi e la promozione della salute e della qualità della vita; e in Scienze della Comunicazione e Formazione, un corso interclasse che fornisce le competenze culturali (pedagogiche, sociali, filosofiche) e metodologiche (informatiche, multimediali, cognitive) per formare professionisti in tecnologie dell’istruzione e della comunicazione formativa.

Ma il successo del Cumo va oltre l’offerta formativa: in questi anni sono state anche le attività extradidattiche a consegnare al Consorzio – che svolge le sue attività in convenzione con l’Università di Messina – una dimensione nuova e più ampia. E se il laboratorio di Neuroscienze Conoscitive è un fiore all’occhiello, l’aver ospitato conferenze, corsi di aggiornamento per i giornalisti e momenti dedicati alla cultura, oltre a una stretta collaborazione con le associazioni e le realtà della zona, confermano la marcia in più ingranata in questi anni.

Pignatello: «Sfide future: Casa dello Studente e nuovi corsi di Laurea»

«Raccogliamo i frutti della spinta data in questi 4 anni, la crescita continua, così come la collaborazione con l’Università di Messina. E sarebbe bello poter accogliere presto nuovi corsi di Laurea». E’ massima l’attenzione, così come è costante l’impegno del Cda del Cumo nella crescita del Consorzio. Il presidente Rosario Pignatello è consapevole dei piccoli ma tanti passi in avanti fatti in questi anni e getta le basi per ulteriori obiettivi da raggiungere. Uno è ormai prossimo: l’apertura della Casa dello Studente. «Il Cumo è ormai un punto di riferimento per la cuspide della Sicilia orientale – spiega – e viaggia a pieno regime verso un altro intenso anno accademico, consapevole di un rapporto molto forte con la comunità della zona. Il Cda ha lavorato intensamente per raggiungere i tanti obiettivi prefissati, tra cui anche la nascita della Casa dello Studente, partecipando a un bando nazionale, trovando l’immobile e procedendo anche all’acquisto. Presto partirà il bando per la trasformazione. E guarda sempre al futuro: sarebbe bello avere nuovi corsi di laurea, magari dell’area medica».

a cura della DSE PubblicitàCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA