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Il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari: «La nostra è una città che cambia volto»

Di Redazione |

«Avevamo una visione, un’idea di città nel 2018 quando Comiso ci ha dato l’onore di amministrare. Pensavamo di dare un volto innovativo e contestualizzato in quella che è la città, con opere che non fossero di facciata, ma che sarebbero rimaste nel tempo e per le generazioni future. Ed è così che abbiamo agito». Lo dice il sindaco Maria Rita Schembari che aggiunge: «La nostra attenzione è stata riversata principalmente sull’edilizia scolastica, ambito importantissimo per i bambini e per i ragazzi delle scuole di competenza comunale i cui edifici, a memoria d’uomo, per la maggior parte, risalgono agli anni ‘70/80. Quindi, privi di accorgimenti e di spazi che oggi invece sono fondamentali per i momenti creativi e ludici, e con misure di efficientamento energetico. Così, nel brevissimo volgere di 4 anni, che relativamente a progettazioni, finanziamenti e realizzazione sono davvero un batter d’occhio, questa amministrazione ha ottenuto tanti risultati e tanti altri sono in itinere e già finanziati. Basti ricordare la struttura dell’asilo San Giovanni Bosco, restituita praticamente nuova ai bambini con standard d’eccellenza nel campo dell’edilizia scolastica, i lavori di miglioramento e messa in sicurezza dell’asilo San Biagio, consegnati alla ditta esecutrice che opererà in 150 giorni lavorativi. La messa in sicurezza e la ristrutturazione dell’asilo Mazzini e della palestra della scuola Monserrato, la sostituzione degli infissi, ora a norma, del Saliceto, la ristrutturazione dell’asilo nido “campo sportivo”, la copertura con impianti fotovoltaici in alcune scuole tra Comiso e Pedalino e, tra i più importanti, il rifacimento ex novo dell’istituto Pirandello che partirà secondo i tempi del Miur, per il quale siamo riusciti ad aggredire un finanziamento Pnrr di quasi 8 milioni di euro». «E questa – sottolinea ancora il sindaco – è solo una parte delle opere consegnate, cantierate e da realizzare a breve. Gli interventi di questa amministrazione in tutte le sue componenti assessoriali ha cambiato il volto della viabilità con la realizzazione di tre rotatorie, due già fruibili ed una in fase di completamento, che contribuiscono ad eliminare quei focolai di rischio documentati negli anni da vari sinistri. Mi riferisco alla rotonda di raccordo tra via Lagrange e viale del Mediterraneo che, oltre a disciplinare fortemente il flusso veicolare, consente l’accesso esterno al centro abitato ai mezzi pesanti. Mi riferisco alla rotonda di via San Biagio, da poco consegnata alla città, e alla rotonda di corso Ho Chi Minh in via di completamento, che si aggiungono a quelle già esistenti su tutto il territorio comunale e, per finire alla realizzazione del prolungamento di via XXV aprile a Pedalino e alla messa in sicurezza della via Papa Giovanni XXIII a Comiso, alveo del torrente Cucca e, purtroppo, causa di morti negli anni per le piene. A queste va aggiunto anche il rifacimento del manto stradale delle più transitate vie e arterie d’accesso a Comiso. Abbiamo operato in tanti altri ambiti, sia per ciò che concerne le opere pubbliche, sia per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi, l’incremento di servizi a persone con disabilità grave, l’ambiente e, per concludere, una serie di azioni ed eventi finalizzati all’incoming turistico, quali la creazione del parco letterario Bufalino e i nuovi servizi museali. E’ una città che cambia volto e che vedrà ancora tanti interventi».

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