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Calcio, Montella fa sognare il Catania: «Mi piacerebbe tornare»

Di Giovanni Finocchiaro |

Fu un magnifico Ottobre, quello del 2011. Il 2-1 all’Inter, i pareggi di Firenze e di Roma (Lazio), il successo in casa contro il Napoli. Fu anche un meraviglioso Marzo, quello del 2012. Il pareggio a Milano ancora contro l’Inter e quello ottenuto subito dopo a Cesena, l’1-0 alla Fiorentina e quello alla Lazio in casa, il 2-2 al San Paolo contro il Napoli. Il Catania di Montella giocava il calcio più bello di sempre. E al di là dei risultati, che condussero i rossazzurri a una salvezza tranquilla, si creò un clima sereno e di enorme carica agonistica. Quel gruppo sfiorò l’Europa, Montella piantò a Torre del Grifo la bandierina dello start, di una carriera destinata a decollare verso la Fiorentina, ahimè scelta dopo Catania. Poi il Milan e le esperienze all’estero, mentre in Sicilia arrivava un altro grande personaggio come Rolando Maran e transitava un amministratore delegato come Sergio Gasparin.

Alla vigilia di un nuovo anno sportivo, ecco l’Aeroplanino sorprendere tutti. Al nostro amico Massimo Cecchini, sulla Gazzetta, l’allenatore ha concesso una lunga intervista in cui a un certo punto esclama: «In quale squadra vorrei tornare? Lei si stupirà, però mi piacerebbe tornare a Catania». In città questa frase ha fatto il giro dei punti caldi del tifo rossazzurro. Ma, attenzione, non colleghiamo la coincidenza di un Vincenzino a spasso – in realtà è ancora sotto contratto col Milan – con quella del Catania che non ha ancora l’allenatore (e avrà Sottil). Tanto è verro che per raccontare questa storia da ombrellone, sdraio e tappini incolliamo anche quello che è il pensiero di Pietro Lo Monaco lanciato più volte a margine di alcune serene conferenze stampa e lontano dai microfoni: «Montella? Il gioco migliore lo ha proposto lui. Fossi in Serie A me lo riprenderei».

Ma il Catania è in Serie C, Montella avrà altre proposte. Magari tra qualche anno, visto il rapporto cordiale che è rimasto tra direttore, patron e tecnico…. Ricordate l’amichevole estiva del Milan al Massimino, giusto la scorsa estate? Tutto è nato dal rapporto con il Catania, con Lo Monaco e dalla voglia di riabbracciare i tifosi dell’Elefante. Con Montella lavora Pino Irrera, sicilianissimo, che avviò il ciclo della Primavera con Sciacca, D’Amico e molti altri ancora. I due hanno lavorato insieme anche al Milan.

Nel Catania edizione 2011-’12, il gioco offensivo era devastante. E i rossazzurri segnavano anche sui piazzati e sugli inserimenti in area dei difensori. Legrottaglie andò a segno cinque volte, Spolli tre, Marchese al Novara segnò un gol spettacolare con una botta al volo da fuori area. In quella squadra l’attacco era stellare, quasi un reparto irripetibile: Gomez a sinistra, Barrientos che partiva da destra per accentrarsi dietro le due punte. E ricordate le staffette e il dualismo tra Bergessio e Maxi Lopez? Che abbondanza….

Izco, Lodi e Biagianti (o Almiron) a centrocampo? Con Ricchiuti e Llama che non erano proprio dei rincalzi, ma dei titolari a tutti gli effetti? La difesa con Spolli e Legrottaglie leader, Marchese che spingeva a sinistra, Motta o Potenza a destra, Bellusci jolly. Insomma grandi firme per una stagione indimenticabile.

Ieri Montella era a Ischia con famiglia e amici. Una giornata di sole, un giro in barca e il telefono spento, tranne per un attimo giusto per un saluto: «Era il mio primo giorno di vacanza», ci ha confermato. E un abbraccio a Catania, una città in cui è tornato in vacanza in incognito, una realtà che segue come ci confermò prima di arrivare con il Milan al Massimino per l’amichevole della scorsa estate. Si era augurato un pronto ritorno in B non da addetto ai lavori ma da vero tifoso; c’è sempre tempo per riprovarci. E se un giorno le strade di Vincenzino e del Catania dovessero incontrarsi nuovamente, nascerà una storia nuova. Ovviamente diversa da quella che è stata scritta e vissuta qualche anno fa. Ma sempre suggestiva e ricca di sorprese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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