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Il Catania è una macchina perfetta: 15 gol e 10 marcatori diversi

I bomber di mister Ferraro. Tre reti le ha segnate Jefferson, 2 De Luca, Sarao e Vitale, 1 Forchignone, Lodi, Rapisarda, Rizzo, Russotto e Sarno

Di Giovanni D'Antoni |

Vietato fermarsi, così come resta proibito adagiarsi. Neppure dopo sei successi consecutivi in altrettante gare di campionato. Troppo alta la posta in gioco e troppo importante continuare sotto questo slancio che ha fruttato 18 punti e tutte le luci del panorama nazionale. Quello targato Ross Pelligra, è un Catania di grandi numeri. Il pedigree societario prima, poi la campagna abbonamenti conclusa con l’impressionante dato di 11.427 sottoscrizioni, sono i fattori che hanno certificato la portata del progetto costruito con l’unico obiettivo di vincere e farlo ad ogni costo. I dati fanno sorridere, ma è soprattutto il campo ad infiammare tifosi e appassionati, coinvolti quest’anno più che mai.

Con l’ultimo, non facile, successo in terra campana contro la Mariglianese, il Catania è balzato, solitario, in testa al raggruppamento I, mostrando che si vince dominando ma anche soffrendo, mantenendo un costante e comune denominatore con i tre punti. La vittoria è la dipendenza che unisce il gruppo di Giovanni Ferraro, tecnico che dopo due mesi, non ha ancora sbagliato un cambio o una scelta. Lo dicono i numeri, quelli oggettivi, impossibili da criticare.

Cifra tonda in classifica, dato abbondante in attacco. Dietro la striscia esaltante di vittorie dell’Elefante– tre successi maturati in casa e altrettanti ottenuti lontano dalle mura amiche – corrispondono 15 reti, frutto di una mole d’attacco di assoluta qualità. Marcature pesanti e una “margherita” tanto ampia che ha garantito a ben nove giocatori diversi di trovare la via della rete, a testimonianza di come regga il discorso di Ferraro sull’indiscussa assenza di titolari e subentrati. Il Catania è dunque la macchina da gol che tifosi auspicavano e avversari temevano. Eccezion fatta per il capocannoniere Jefferson (cui ruolo nel progetto non è messo in discussione) autore di tre segnature in quattro presenze, solo il trittico composto da Sarao, De Luca e Vitale ha timbrato il cartellino in più di un’occasione. Il pallottoliere manifesta chiaramente la supremazia rossazzurra: il secondo attacco più prolifico, per intenderci, è distante cinque reti (Lamezia, Ragusa e Vibonese). Un organico affascinante perché vario, ma guai a farsi prendere solo dall’incanto della palla che si insacca in rete, quando di mezzo ci sono l’efficacia e la fame: aspetti che si notano specialmente in allenamento, dove nessuno si azzarda a tirare dietro la gamba, per render meglio il concetto. L’unità mostrata nelle sei uscite ufficiali, che diventeranno otto al termine della ricca settimana di appuntamenti, ha travolto lo scetticismo di chi temeva in più galli nel pollaio, metafora sconosciuta nella “filosofia ferrariana”.

Per alcuni, il volo in cima al raggruppamento I dopo sei giornate, era pura formalità. Se di sorpresa si può e deve parlare, questa, infatti, è legata principalmente alla capacità del nucleo etneo di massimizzare le qualità del collettivo, finendo per mettere i singoli nelle condizioni migliori per esprimersi. La fase realizzativa, non a caso, non è soltanto frutto degli uomini più attesi, ma anche di sorprese pronte ad esplodere dando continuità all’effervescenza di questo primo, ma significativo, scorcio stagionale. Tanti sono pertanto, i motivi in fila per sfruttare l’andamento schiacciante di questo inizio stagionale (il migliore, va ricordato, della storia rossazzurra) che tante buone indicazioni ha fornito, specialmente in ottica futura. Domani al “Massimino” arriverà il Locri, formazione che ha conosciuto la sconfitta soltanto la scorsa domenica per mano della Vibonese. Vincere resta l’imperativo, ma senza permettersi un peccato di superbia. Gli amaranto hanno già fermato tre siciliane (Ragusa, Licata e Trapani) e non vanno assolutamente sottovalutati. Scenario comunque improbabile, considerata la mentalità del tecnico Ferraro, fin qui vero maestro d’equilibrio. 

In chiusura, un altro dato che rende l’idea di abbondanza: polverizzati in meno di 24 ore 1500 biglietti per i tifosi rossazzurri in occasione di Paternò-Catania. Chiamiamola pure normalità, quest’euforia travolgente.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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