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L’Inter è una sinfonia: poker al Cagliari e sorpasso sul Milan

I nerazzurri schiantano i sardi e conquistano la vetta della classifica

Di Redazione |

Sorpasso sui cugini rossoneri centrato, l’Inter si riprende la vetta della classifica in Serie A. Approfittando del mezzo passo falso del Milan a Udine, i nerazzurri di Inzaghi volano al primo posto a +1 dai rivali, abbattendo in goleada (4-0) e senza troppe difficoltà, grazie alla doppietta di Lautaro e alle reti di Sanchez e Calhanoglu, un Cagliari fin troppo arrendevole. Merito anche di Barella e compagni, capaci di non far mai respirare i sardi di Mazzarri, tenuti per tutti i 90' nella propria area e che devono ringraziare Cragno per aver limitato i danni: al triplice fischio i numeri parlano di 24 tiri verso la porta per i nerazzurri (di cui 15 nello specchio) con un possesso palla del 75%. Una prova di forza importante per l’Inter, che trova la quinta vittoria di fila in campionato e ritrova certezze dopo la prestazione opaca di Madrid, da un Barella versione assistman (ne firma due contro la sua ex squadra) a un Calhanoglu di nuovo decisivo così come Sanchez, mentre resta il tema rigorista visto che Lautaro, nonostante la doppietta, ha sbagliato il secondo tiro dal dischetto in stagione facendosi ipnotizzare da Cragno.   Una partita che l’Inter domina fin dai primi minuti, con il Cagliari che soltanto in avvio ha provato qualche ripartenza (destro di Deiola parato da Handanovic). Ma i nerazzurri hanno preso il controllo del possesso di palla, schiacciando i sardi nella loro area e facendo partire un autentico assedio. Nel primo tempo sono infatti 13 i tiri verso la porta di Cragno, decisivo nel limitare i danni per gli uomini di Mazzarri. Ci provano un pò tutti tra i padroni di casa, da Dumfries a Skriniar, ma è Lautaro con una incornata di testa su corner di Calhanoglu a sbloccare il risultato. Con il vantaggio in tasca, l'Inter continua a spingere e nel finale sfiora ripetutamente il raddoppio: Cragno si esalta su Sanchez in uscita e subito dopo Dumfries non trova un compagno a pochi passi dalla porta. Lo stesso olandese, poi, approfitta di uno dei tanti errori di Dalbert per involarsi verso la porta, venendo steso da Cragno in area. Dal dischetto, però, il portiere rossoblu ipnotizza Lautaro, al secondo errore su rigore in stagione dopo quello parato da Tatarusanu nell’ultimo derby.   Nella ripresa l’Inter riparte a spron battuto, certificando il dominio e chiudendo in goleada, che sarebbe stata ancora più ampia se Cragno non avesse salvato tutto il salvabile. Ma i nerazzurri formato Inzaghi giocano, si divertono e trovano anche gol di pregevole fattura, come il 2-0 firmato da Sanchez con un destro al volo su assist di Barella. Il 3-0 invece lo timbra Calhanoglu, trovando il sette dal limite dell’area. E, subito dopo, a chiudere la gara ci pensa ancora Lautaro, con un tocco morbido a superare Cragno in uscita su assist nuovamente di Barella. Il finale è pura accademia, tra gli olè e degli oltre 30mila di San Siro, mentre Inzaghi svuota la panchina facendo esordire anche il classe 2003 Zanotti. Al triplice fischio, così, dalla curva può nuovamente un coro che il Meazza l’anno scorso ha cantato spesso: «Se ne va, la capolista se ne va». E l'Inter ora può anche allungare, visto che venerdì farà visita alla Salernitana mentre Milan e Napoli si incroceranno nello scontro diretto.   

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