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Qualificazione Mondiali, all’Italia stasera serve una vittoria: ma aleggiano gli spettri del 2017

All'Olimpico stasera gli azzurri cercano il pass per il Qatar con lo spauracchio di un secondo posto che vorrebbe dire spareggio

Di Redazione |

Contro ogni paura e contro gli spettri di San Siro del 2017 che ancora aleggiano nella testa di tanti. Alla vigilia di Italia-Svizzera, vero e proprio bivio Mondiale per una nazionale che Roberto Mancini ha riportato tra le grandi ma che ora ha bisogno di una vittoria, il ct azzurro predica serenità e avverte: «Non concepisco l’ansia prima di una partita». 

Può suonare strano che le parole di questa vigilia siano preoccupazione e timore, per una squadra da poco laureatasi campione d’Europa e primatista di risultati positivi. Ma la sconfitta con la Spagna in Nations League, qualche difficoltà mostrata nelle partite di settembre e lo spauracchio di un secondo posto che vorrebbe dire spareggio, esattamente come alla vigilia del Mondiale di Russia, rischiano di minare certezze. Senza tener conto del forfait di Immobile, tornato a segnare in campionato ma costretto a rinunciare alla nazionale in cerca di un suo uomo-gol 

«È una partita importante ma è una partita di calcio e se facciamo quello che dobbiamo fare abbiamo tante possibilità. Io ho grande fiducia nei ragazzi, mi fanno dormire bene», ha detto il ct azzurro alla vigilia del match di questa sera all’Olimpico. Azzurri ed elvetici sono appaiati, una vittoria spiana la strada per il Qatar. La cogliessero gli azzurri, basterebbe poi pareggiare a Belfast lunedì o fare lo stesso risultato della Svizzera in casa con la Bulgaria. Con un pari, invece, gli azzurri dovrebbero fare leva sulla differenza reti, primo criterio per il primato del girone, e che ora li vede avanti di due gol davanti alla nazionale di Yakin. 

Alla partita di questa sera davanti a 50 mila spettatori gli azzurri arrivano privi di diversi giocatori per infortunio, tra cui in attacco Ciro Immobile ("Ciro è arrivato già con dolore al polpaccio», le parole del medico azzurro Ferretti, in replica a quelle di Lotito) e Giorgio Chiellini in difesa, oltre a Zaniolo e Pellegrini: «Ci dispiace per tutti i ragazzi infortunati, ma penso che sia un momento delicato della stagione per tutte le nazionali. Gli infortuni possono essere maggiori rispetto a prima. Ma noi siamo in una situazione positiva, sappiamo quello che siamo come squadra e dobbiamo rimanere tranquilli. Sarà una partita difficile», spiega il ct, che sulle scelte in attacco si dice convinto che «non penso cambi molto, chiunque andrà in campo farà molto bene». 

Tra l’ipotesi Insigne falso nueve e quella di un impiego di Andrea Belotti, recuperato da poco tempo da un infortunio, le scelte finali sembrano propendere più sul granata: «Belotti sta bene – conferma Mancini – non penso che potrà giocare tutta la partita ma se riesce a fare qualche gol prima dei 60-65 minuti sarebbe meglio. Magari non giocherà tutta la partita, ma sta bene e ha comunque chance di giocare». Olimpico che da quando c'è Mancini ha sempre portato bene: tre vittorie su tre (compresa una proprio contro la Svizzera) nelle partite del girone di Euro 2020 e andando ancora a ritroso, il precedente della vittoria con la Grecia che nel 2019 diede l’accesso all’Europeo: «Sicuramente l’Olimpico ci darà una grande mano – si dice convinto il ct dei campioni d’Europa – Giocare qui è sempre bello, ci abbiamo fato le tre partite dell’Europeo e il pubblico ci ha sostenuto tanto. Ora sarà la stessa cosa, i ragazzi faranno bene». 

Nonostante lo stress subito nell’ultimo mese e mezzo, anche il terreno dell’Olimpico sembra ok: «Il campo mi sembra discreto, ci sono state tante partite ma penso che possa essere un buone condizioni», ha sottolineato Mancini, prima di spendere belle parole anche sugli avversari: «Conosciamo il nostro valore, anche se le partite dei calcio vanno giocate tutte. La Svizzera gioca sempre un ottimo calcio e contro di loro sono sempre state partite difficili. Faranno la loro partita per vincere, noi dovremo essere aggressivi come sempre, avere una buona qualità di gioco». Come all’Europeo, insomma. «Sappiamo che è una partita importante, ma non eravamo agitati e ansiosi prima della finale di Wembley e dobbiamo mettere in campo anche stavolta lo stesso atteggiamento – dice Leonardo Bonucci – Ci aspettiamo grande calore ma dovremo essere bravi noi a tirarlo fuori spingendo forte fin dal primo minuto. Anche i tifosi poi daranno il loro contributo nei momenti di difficoltà e speriamo di gioire tutti a fine serata».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA