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Scontri a Brescia dopo retrocessione: prefetto, è una vergogna

Nel playout col Cosenza incidenti gravi anche fuori allo stadio

Di Redazione |

BRESCIA, 02 GIU – “Brescia non merita queste figure. È una vergogna”. Durissima la reazione del prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà dopo gli scontri fuori dallo stadio al termine della gara tra Brescia e Cosenza che ha sancito la retrocessione in serie C delle rondinelle dopo 38 anni. Le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare i responsabili dei diversi episodi violenti che sono avvenuti in strada soprattutto nella zona della tribuna. La partita è stata interrotta a un minuto e mezzo dal termine, dal lancio di fumogeni in campo da parte degli ultras della curva Nord che hanno poi fatto invasione di campo. È spuntato anche un coltello con una minaccia ad un giocatore del Brescia. Poi le tensioni si sono spostate fuori dallo stadio con ripetute cariche delle forze dell’ordine per contenere la violenza dei tifosi che cercavano di forzare i cancelli lato tribuna. Incendiata l’auto del giocatore bresciano Huard, colpita da un fumogeno è andata a fuoco. Feriti alcuni steward. Cinque i tifosi fermati. Al vaglio degli inquirenti i video registrati dalle telecamere di sicurezza dentro e fuori lo stadio ma anche i molti video pubblicati in rete.

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