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Innovazione e sostenibilitá nuove prioritá per aziende e Ceo italiani

Di Redazione |

MILANO (ITALPRESS) – C’é chi punta sulle nuove forme di energia come l’idrogeno, chi sulle piattaforme per sviluppare portafogli sostenibili, c’é chi punta ad azzerare l’utilizzo di carbonio e chi scommette sulla mobilitá elettrica. Sempre piú grandi gruppi e sempre piú amministratori delegati vedono un solo futuro possibile, quello sostenibile e innovativo. E cosí la parola sostenibilitá, declinata in vari aspetti, da quelli ambientali a quelli di governance sta pian piano prendendo sempre piú spazio all’interno delle strategie aziendali. Il primo settore chiamato direttamente in causa é quello dell’energia, considerato da molti uno dei principali nemici dell’ambiente. In questo senso tutte le grandi societá italiane, Eni, Enel e Snam, hanno attivato programmi e protocolli per trasformare in tempi rapidi i rispettivi business. Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel é da poco diventato anche presidente dell’Administrative Board di Sustainable Energy for All (SEforAll) ed era tra i firmatari della lettera congiunta mandata da alcuni ceo dei piú grandi gruppi industriali alle istituzioni Ue (Consiglio, Parlamento e Commissione Europee) per sostenere la ripresa dell’economia e il piano Next Generation Eu, in un’ottica di crescita sostenibile nel lungo periodo. In concreto, Enel prevede di completare il percorso di decarbonizzazione in tempi piú rapidi di quanto previsto da molti e ha giá lanciato sul mercato bond legati agli obiettivi delle Nazioni Unite. In parallelo c’é l’impegno di Snam. Nell’ambito del proprio piano di investimenti da 6,5 miliardi al 2023, il gruppo guidato da Marco Alverá ha destinato 1,4 miliardi al programma “SnamTec” (dove Tec sta per “Tomorrow’s energy company”) con iniziative per incrementare la sostenibilitá delle proprie attivitá e per dare impulso ai nuovi business green come mobilitá sostenibile, efficienza energetica e biometano. Proprio Snam insieme a Diasorin, Iren e Sesa é stata al centro dell’evento “Italian Champions for sustainability” organizzato all’inizio di dicembre da Equita, nel corso del quale Snam ha illustrato il suo ruolo ormai centrale nella strategia nazionale italiana per la transizione energetica verso fonti di energia alternativo come l’idrogeno. Spesso peró parlare di sostenibilitá implica andare di pari passo con l’innovazione. Banca Generali, in teoria appartenente a un settore conservatore come quello finanziario, ha comunicato a fine anno uno spaccato delle sue attivitá in campo Esg, mostrando come il segmento delle soluzioni di investimento sostenibile sia in costante crescita: 200 strumenti certificati Esg all’interno della gamma offerta e masse totali investite in soluzioni legate alla sostenibilitá salite a 4,5 miliardi, ossia oltre il 13% delle masse in risparmio gestito. In parallelo, l’istituto guidato da Gian Maria Mossa, sta accelerando sulle soluzioni fintech. In particolare, con una piattaforma digitale che sviluppa portafogli in linea con gli obiettivi di sostenibilitá del risparmiatore, scegliendo tra i prodotti che investono nei 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 come sicurezza alimentare, azzeramento povertá, migliore istruzione. Il risultato é stato che MSCI Esg Rating ha alzato il giudizio sulla societá da BB a BBB. Sempre sul fronte dell’innovazione la societá guidata da Mossa da anni opera attivamente per affermare un modello di open banking sempre piú solido. Da una parte il lancio di Bg Saxo con due piattaforme all’avanguardia per operare nel mondo del trading, dall’altra l’ingresso nel capitale nella fintech Conio che la banca private ha annunciato pochi giorni fa e che le consentirá di allargare la propria proposta digitale per offrire servizi di custodia, negoziazione e reporting, focalizzati sulle criptovalute. Difficilmente peró si trovano campi che abbinano i due concetti di innovazione e responsabilitá come il mondo delle auto elettriche, che sono una delle frontiere sulle quali é pronta a investire Stellantis, ossia la holding nata dall’unione di FCA e PSA. Il presidente del gruppo sará John Elkann mentre il ceo sará Carlo Tavares ed entrambi hanno giá reso noto che il nuovo colosso dell’automobile non rallenterá, ma anzi accelererá sullo sviluppo di piattaforme per la realizzazione di auto elettriche (ne sono previste 3, due provenienti da Psa e una da Fca). Una scelta che non solo porta Stellantis verso un futuro sostenibile, ma che secondo un’indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Torino in collaborazione con Anfia e Universitá Ca’ Foscari di Venezia potrebbe dare una spinta anche al settore automobilistico italiano. L’elenco dei manager che puntano su sostenibilitá e responsabilitá sociale per fortuna non é cosí corto come sarebbe stato 10 anni fa. Anzi, c’é qualcuno che per certi versi é stato pioniere di questi concetti, calati nel pieno della sua realtá aziendale ed é Brunello Cucinelli, che peraltro nonostante una spiccata propensione al mondo esg ha realizzato negli anni risultati in crescita. Il modello di business lo definisce lui stesso “sostenibilitá della crescita e profittabilitá sana”, modello che per l’imprenditore é un tratto distintivo dell’azienda. Il gruppo é diventato cosí un “caso” nel mondo della moda, per come é stato tra i primi a limitare l’impatto di un settore tra quelli potenzialmente piú dannosi per l’ambiente, dal massiccio impiego di prodotti chimici, al rilascio di quantitá significative di CO2, al consumo di energia diretta dei macchinari utilizzati nella lavorazione delle materie prime, fino all’impiego intensivo di fibre come lana e cotone. (ITALPRESS). abr/com 23-Dic-20 13:21

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