Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Archivio

Coronavirus: Taxi Milano, ‘calo fatturato 70% e zona gialla ininfluente, siamo rassegnati’

Di Redazione |

Milano, 6 feb. (Adnkronos) – I tassisti di Milano oscillano “tra la rabbia e la rassegnazione” e la zona gialla non ha cambiato granché per la loro categoria. “Al massimo, nell’ultima settimana, le corse saranno aumentate del 10%”, spiega all’Adnkronos Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, tra i più grandi Radiotaxi di Milano. Il bilancio degli ultimi dodici mesi, l’anno del Covid19, è stato drammatico anche per i tassisti, e il calo del fatturato “è molto vicino al 70% su Milano”, calcola Boccalini. “In città come Venezia, Firenze o Roma, dove il turismo è una fetta importante dell’attività, con ogni probabilità il calo si avvicina di più al 75%. Le città che sono andate peggior sono le più turistiche”. A Milano, in particolare, è mancata la clientela ‘business’, quella legata agli eventi, ai congressi. Ma, in generale, il taxi era un servizio a cui molti non rinunciavano nella città da 1,4 milioni di abitanti.

“Le corse verso gli aeroporti? Azzerate. Ora si va soprattutto verso ospedali o strutture simili”. Il problema è proprio questo: “Nel passaggio da arancione a giallo, le persone che si muovevano per andare al lavoro o a fare una visita sono sempre le stesse. Viaggiamo sempre al 60% in meno di attività rispetto al periodo pre-covid”. Tra i tassisti il rammarico è grande, “ma – sottolinea Boccalini – ci rendiamo conto che ci sono categorie ancora più colpite. Pensiamo alle discoteche, ai locali. Noi almeno un po’ lavoriamo”. Nel 2021, le speranze sono tutte riposte nel secondo semestre (“dopo l’estate speriamo si torni alla normalità”) e al piano vaccinazioni.

“Velocizzare la campagna vaccinale e mettere in sicurezza gli italiani è l’unica soluzione. Sicuramente anche quest’anno ci sarà un calo di fatturato, ma sarà minore del 2020, anno in cui siamo stati totalmente fermi per due mesi”. La Regione Lombardia sta pensando di inserire anche i tassisti tra le categorie prioritarie a cui somministrare il vaccino di Astrazeneca. “Penso sia giusto perché noi garantiamo un servizio pubblico. Poi – spiega – l’età media dei tassisti è bassa, intorno ai 40-45 anni, tra di noi possono esserci anche degli asintomatici”. L’arrivo di Mario Draghi aiuterà? “Da cittadino italiano non posso che essere contento. In un momento come questo dà sicurezza ai mercati e dà a tutti una prospettiva di serietà”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: